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I giovani agricoltori delle province di Ascoli Piceno e Fermo si sono incontrati per confrontarsi sulle difficoltà del momento. E per lanciare la prima Academy: una scuola politica, economica e sindacale dedicata alle nuove generazioni. Servirà a formarli e permettere loro di contribuire allo sviluppo green del Paese.

I Giovani di Coldiretti Ascoli Fermo

Un incontro molto partecipato, quello di Ortezzano, con il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Armando Marconi, il direttore Francesco Goffredo e il delegato provinciale di Giovani Impresa, Manuel Baldo.

Una occasione per fare il punto della situazione. Dal 2016 a oggi circa 1000 giovani hanno partecipato ai bandi per il primo insediamento in agricoltura nelle Marche . Regione che conta oltre 1500 aziende agricole con alla guida un imprenditore under 35. Quelle guidate da giovani rappresentano il 6% del totale delle imprese registrate e sono aumentate del 2,5% rispetto al 2020, secondo un’elaborazione di Coldiretti Marche su dati della Camera di Commercio regionale.

Giovani protagonisti, insomma, di un modo nuovo di fare agricoltura. Spesso partendo da zero oppure ammodernando una vecchia attività prima gestita da padri o nonni, i giovani sono orientati verso le nuove attività agricole nel segno della multifunzionalità. Trasformazione e vendita diretta, agriturismi, agricoltura sociale. Usano le nuove tecnologie per ampliare il mercato oltre i confini locali e nella stessa coltura dei campi attraverso nuovi macchinari che razionalizzano al meglio risorse come acqua, fertilizzanti, fitosanitari.

Servirà loro, tuttavia, un sostegno concreto da parte delle Istituzioni. visto il momento storico.

“In un’economia di guerra – ha detto Baldo – l’autosufficienza e la sovranità alimentare sono la chiave”.

Secondo il presidente Marconi e il direttore Goffredo “il futuro dell’Italia è nelle mani degli agricoltori. E non è un caso se la Francia di Macron o la stessa Cina hanno annunciato investimenti nel settore primario. La pandemia e la crisi ucraina stanno dando un grande insegnamento: produrre cibo è un tema strategico di sicurezza nazionale”.

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