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Codacons: il TAR del Lazio ha respinto tre ricorsi presentati da tre società di fornitura, contro il provvedimento emesso dall’A.G.C.M. (*) che le accusava di pratiche commerciali scorrette. Le tre società non avevano rispettato la norma sulla prescrizione delle bollette per consumi più vecchi di due anni (sia componenti fisse che variabili).

Lo Stato era già intervenuto sollecitando la variazione dei termini di prescrizione delle bollette di conguaglio, dopo aver verificato che molte società di fornitura avevano approfittato del termine di 5 anni previsto dalla normativa precedente per inviare fatture di importi elevatissimi agli utenti. Mettendoli in condizioni di enorme difficoltà per effettuare i pagamenti.

“Con la delibera n. 97/2018/R/COM – spiega il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) dando applicazione a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2018 aveva portato da 5 a 2 anni il periodo entro il quale si prescrivono i pagamenti per consumi di energia elettrica, gas e acqua. Senza effetto retroattivo. Per questo motivo ogni ulteriore richiesta può essere contestata e l’utente deve esercitare il diritto alla prescrizione delle bollette emesse”.

(*) A.G.C.M. – Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato.

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