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Cioccolato italiano e relazioni futuro, la Witor’s di Alessandro Benetton è intenzionata ad acquisire marchio e produzione della storica Pernigotti. L’azienda di Cremona è interessata a rilanciare la produzione.

Cioccolato, la Witor’s vuole marchio e produzione Pernigotti

Witor’s, l’azienda di Cremona partecipata da 21Invest di Alessandro Benetton, è interessata a rilanciare la produzione di Pernigotti. Una trattativa in corso con una lettera d’intenti firmata dalle parti. L’azienda è interessata a rilevare il marchio storico del cioccolato italiano valorizzandolo e rilanciandolo grazie ad una produzione completamente Made in Italy e una rete commerciale diffusa anche all’estero. Un piano industriale che per realizzarsi deve avere il consenso della famiglia Toksoz, proprietaria di Pernigotti. Quest’ultima ha già ribadito di non voler cedere il brand.

Pernigotti è stata ceduta alla società turca nel 2013. Il polo storico a Novi Ligure (Alessandria) è da ormai qualche tempo a rischio di chiusura. Ad oggi la fabbrica di cioccolato è quasi ferma, saltata anche la produzione per la prossima Pasqua. Il marchio ormai è uscito anche dalla grande distribuzione. Restano ancora come spiraglio di speranza i suoi cioccolatini Boero.

La volontà di Invest 21

Il 21 Invest è il gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton. Ha acquisito la maggioranza di Witor’s, società con sede a Cremona, nell’estate del 2021. L’attività imprenditoriale di quest’ultima è gestita dai figli del fondatore, Rossano e Michele Bonetti. All’attivo un giro d’affari di 80 milioni di euro, di cui la metà generato in 80 Paesi esteri. Un portafoglio prodotti che supera le 350 referenze tra praline e ovetti, uova di Pasqua, tavolette di cioccolato, snack, biscotti e creme spalmabili. Tante referenze che vorrebbero aggiungere anche quelle storiche a marchio Pernigotti.

L’ambiziosa strategia di crescita di lungo termine intende inoltre rafforzare la leadership nel mercato italiano del cioccolato. Allo stesso tempo c’è la volontà di ampliare la presenza sui mercati internazionali. Il tutto facendo leva sull’eccellente assetto produttivo in essere. Obiettivo stimolare l’innovazione e soddisfare al meglio la domanda di prodotti “free from” e improntati a caratteristiche di sostenibilità. 

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