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Ascoli-Pordenone: a due giorni dalla partita in casa contro i friulani (la prima per il Picchio dopo due settimane di pausa), il Direttore sportivo Marco Valentini ha fatto il punto della situazione indisponibilità per il Covid in casa bianconera.

Inoltre, il Diesse marchigiano ha parlato di come il gruppo ha fronteggiato le difficoltà quotidiane, legate alle molte positività al Covid-19 (emerse negli ultimi dieci giorni).

Ascoli-Pordenone: le dichiarazioni del DS Valentini

Prima di rilasciare le dichiarazioni sull’attuale situazione Covid in casa Ascoli, il DS Marco Valentini è tornato prima sulla trasferta di Vicenza, quando erano emerse le prime indisponibilità, dovute al virus influenzale:

“La notte precedente la partita di Vicenza siamo stati colti di sorpresa, avevamo quattro ragazzi con la febbre alta. Quindi, precauzionalmente –  visto il periodo che stiamo vivendo da un paio di anni – li abbiamo rispediti a casa. Abbiamo giocato una partita in emergenza con altri calciatori che non avevano febbre, ma con una situazione in divenire a livello influenzale; tanto è vero che la settimana dopo, alla ripresa degli allenamenti, facendo i nostri controlli di routine, si sono palesate, oltre alle indisponibilità influenzali, anche quelle legate al Covid. Come dice il nostro staff medico, siamo stati raggiunti sia dalla sindrome influenzale stagionale che dal maledetto Covid.

La settimana in cui pensavamo di poter ricaricare le pile è stata complicata, perché è scoppiato questo piccolo focolaio di Covid; questo fatto ha comportato una serie di disagi quotidiani (giocatori in isolamento, allenamenti frazionati, tamponi quotidiani). Poi ci sono anche difficoltà relative ai risultati dei tamponi; alcuni sono dubbi, non c’è sempre la certezza di essere positivi o negativi, quindi bisogna ripeterli e questo ha comportato anche l’annullamento di alcuni allenamenti, per precauzione.

La situazione oggi è in divenire, abbiamo parecchi positivi, siamo al limite del regolamento. Noi siamo una Società seria – ci tengo a dirlo – e ci atterremo sempre e comunque al regolamento. Purtroppo dobbiamo navigare a vista, giorno per giorno, perché sembra che ogni giorno sia buono per ‘tirare fuori’ un positivo o negativizzare qualcuno che sta smaltendo la malattia”.

Nonostante le difficoltà oggettive, il Direttore sportivo del Picchio non vuole procurare alibi alla squadra:

“Abbiamo detto sempre tutti, io in primis, che questo è un grande gruppo e i grandi gruppi devono dimostrare d’esserlo nelle difficoltà. Sicuramente questo è un momento difficile, ma ne abbiamo affrontati già altri. Ricordo il precedente della partita di Terni, quando avevamo lo stesso problema con l’aggiunta dei giocatori squalificati, e abbiamo fatto una grandissima prestazione e la squadra ha risposto presente.

Mancano sette partite alla fine, sono tutte importanti, ma questa rappresenta un bivio fondamentale perché abbiamo ‘toppato’ a Vicenza. Per tenere il passo delle migliori, siamo costretti a dover fare risultato pieno. Mi appello alla responsabilità di questo gruppo; chiedo un sacrificio ulteriore, da squadra, dobbiamo dimostrare di meritare di stare in alto e per fare questo serve che il gruppo faccia la partita della vita. Abbiamo delle difficoltà – inutile nasconderlo – però ci dobbiamo compattare, trovare tutte le energie possibili, entrare in campo col nostro solito atteggiamento, essere agguerriti, aggressivi, motivati a voler vincere la partita.

Una partita importante, delicata, perché siamo in difficoltà, quindi abbiamo bisogno di tutti, dell’impegno di tutti noi; ma anche della città, che ci deve supportare in questa gara perché sarà un bivio importante. Spero che ci sarà un grande pubblico e ci dia una grande mano perché questi ragazzi lo meritano. Questo è il momento del bisogno e quindi abbiamo necessità di una spinta ulteriore”.

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