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Food Policies più eque, inclusive e sostenibili, a partire dalle attività di educazione alimentare nelle scuole. Anci e Slow Food Italia insieme per promuovere sistemi alimentari locali più equi e sostenibili.

Food Policies, Anci e Slow Food Italia per sistemi alimentari locali più equi e sostenibili

Al centro del protocollo stipulato tra le due entità anche le buone pratiche legate alla salvaguardia dei legumi e alla promozione del loro consumo come principale fonte proteica. Un’azione che può essere potenziata grazie ai produttori della rete Slow Beans e alla campagna di realizzata dall’associazione della Chiocciola con diverse municipalità italiane, Let it Bean!. Un’azione capillare lungo tutta la Penisola, con obiettivo la valorizzazione e la promozione dei sistemi alimentari locali, di qualità e sostenibili. Per Anci l’accordo si inserisce in una più ampia azione mirata a valorizzare le esperienze comunali di supporto alle filiere produttive dell’agroalimentare. Ma anche di valorizzazione delle tipicità e di diffusione delle food policies urbane, dentro una più ampia strategia di sostenibilità e promozione del made in Italy.

Il protocollo tra Anci e Slow Food Italia costituisce un potenziale punto di svolta per rispondere alle sfide che ci impongono le attuali crisi climatiche, ambientali, economiche e sociali. È grazie allo sviluppo e la promozione di queste iniziative che possiamo agire localmente per determinare un effettivo cambiamento del sistema alimentare nel suo complesso e intervenire lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, al consumo. Per Slow Food, lavorare con Anci sulla base di principi condivisi, ci permette di raggiungere una fetta ancora più ampia della società civile. Avviare e rafforzare iniziative di sensibilizzazione che hanno il cibo come chiave di volta per la costruzione di un futuro migliore” commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

Il commento di Anci

L’accordo con Slow food si inserisce in una più ampia azione mirata a valorizzare le esperienze comunali di supporto alle filiere produttive dell’agroalimentare, di valorizzazione delle tipicità e di diffusione delle food policies urbane. Azioni che si inseriscono in una più ampia strategia di sostenibilità e promozione del made in Italy“, evidenzia Stefano Locatelli, vicepresidente Anci e delegato all’Agricoltura e alla tutela e promozione delle tipicità. Con questa iniziativa “Vogliamo inoltre mettere a sistema modelli di intervento e collaborazione fra enti locali e produttori che a livello locale, in alcuni casi anche con il supporto dell’ANCI regionale, hanno già portato a dei risultati importanti“.

Terra Madre Salone del Gusto

Con questo strumento le municipalità d’Italia e le reti locali Slow Food possono concretamente costruire modelli di politiche locali del cibo che possano permettere ai cittadini, che in Italia vivono per la maggior parte in città di medie e piccole dimensioni, di riconoscere il cibo come uno dei motori culturali, economici, sociali e di integrazione del territorio” sottolinea Raoul Tiraboschi, vicepresidente di Slow Food Italia.

Un’altra importante tappa del percorso intrapreso con questo protocollo sarà a Torino dal 22 al 26 settembre, in occasione del prossimo Terra Madre Salone del Gusto. Anci racconterà la “rigenerazione“, tema della XIV edizione della manifestazione organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, grazie al contributo dei Comuni italiani più virtuosi su questi temi.

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