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Lavoro dipendente, i redditi medi sono in flessione. In calo del  -1.6% rispetto all’anno precedente. Diminuisce anche il numero di suoi lavoratori. A comunicarlo i dati forniti dal dal Dipartimento delle Finanze. Il riferimento sono le dichiarazioni dei redditi persone fisiche (Irpef) e dichiarazioni IVA per l’anno di imposta 2020.

Lavoro, -1.6% per il reddito medio da dipendente

Tutti i principali redditi medi accusano flessioni più o meno marcate. Si registra una -11% dei redditi d’impresa, al -10% di quelli da partecipazione. Un -8,6% da lavoro autonomo, mentre più contenuto è il calo per i redditi da lavoro dipendente, -1,6%. Fa eccezione il reddito medio da pensione, in aumento del 2%. Relativamente al numero di contribuenti, si registra un aumentodo oltre 58.000 pensionati in più. Il motivo risiede nell’effetto del meccanismo “quota 100” che ha anticipato temporaneamente il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. Diminuisce invece il numero di lavoratori dipendenti, circa 287.000 in meno. La flessione dei lavoratori a tempo indeterminato è dello 0,4%, mentre coloro che hanno contratti a tempo determinato diminuiscono del 3,8%.

Reddito complessivo dichiarato

Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 865,1 miliardi di euro. Circa un -19,4 miliardi rispetto all’anno precedente, per un valore medio di 21.570 euro. Un calo dell’1,1% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente.

L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.330 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (24.770 euro). La Calabria presenta il reddito medio più basso (15.630 euro). Anche nel 2020, quindi, rimane cospicua la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali.

Tipologie di reddito dichiarate

I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84% del reddito complessivo dichiarato, nello specifico, il reddito da pensione costituisce il 31% del totale del reddito complessivo. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 52.980 euro. Quello dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 19.900 euro. Invece, il dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.720 euro, quello dei pensionati a 18.650 euro. La quasi totalità dei redditi da capitale è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef. Per “imprenditori” nelle dichiarazioni Irpef si intendono i titolari di ditte individuali. Inoltre la la gran parte delle ditte individuali non ha personale alle proprie dipendenze. Sarebbe pertanto improprio utilizzare i dati per confrontare i redditi degli “imprenditori” con quelli dei “propri dipendenti”.

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