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Generazione Zeta e nuovi preoccupanti metodi del divertimento. Cresce l’allarme per il bringe drinking. L’assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza sempre più di moda tra i giovanissimi.

Generazione Zeta, allarme bringe drinking

Sempre più giovani protagonisti di fenomeni allarmanti. Tra questi il bringe drinking ovvero l’assunzione rapida di alcol per ubriacarsi e divertirsi. Una praticata che sta prendendo piede generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana. Spesso si persegue per essere accettati dal gruppo e per sentirsi alla pari. Negli ultimi anni dalle discoteche si è spostato in luoghi pubblici come parchi o piazze.

Il consumo dannoso di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica. Il consumo di bevande alcoliche permane una criticità tra i giovani. Diverse le cause, tra cui l’internazionalizzazione dei consumi e forti investimenti relativi al marketing delle pubblicità di alcolici. Tutti dati che emergono dalle rilevazioni sul consumo di alcolici in Italia del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia).

L’alcol in Europa

Il consumo di alcol causa circa 3 milioni di morti ogni anno a livello globale. Causa anche disabilità
e cattive condizioni di salute di milioni di persone. Complessivamente, il consumo dannoso di
alcol è responsabile del 5,1% del carico globale di malattie. La zona europea ha la più alta
percentuale di bevitori e il più alto consumo di alcol nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO) stima che il 62,3% della popolazione adulta ha consumato bevande alcoliche almeno una volta nel corso dell’ultimo anno. Il consumo di alcol è causa di quasi un milione di morti ogni anno, pari a circa 2500 morti al giorno. Una su quattro è un giovane artefice o vittima
di un incidente stradale causato dall’alcol alla guida. Quest’ultima è la prima causa di morte prematura in Italia e in Europa, di malattia di lunga durata o di disabilità tra i giovani maschi di età compresa tra i 14 e i 28 anni di età.

Nelle Marche

Nel 2020 i consumatori di almeno una bevanda alcolica sono stati il 78,7% degli uomini e il 59,3% delle donne. Quest’ultime sopra il dato medio italiano. Per tutte le bevande alcoliche i dati sono in linea con la media nazionale, tranne che per le consumatrici di vino. Il 48,8%, sono sopra la media. Le consumatrici di aperitivi alcolici, il 32,1% delle donne, sono in aumento rispetto al 2019. Tutti gli indicatori relativi alle abitudini di consumo sono in linea con la media italiana e senza variazioni di rilievo rispetto alla precedente rilevazione.

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