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Il coordinamento “Fermiamo il Consumo di suolo. Rigeneriamo la città” propone una riflessione sull’apparentemente inarrestabile processo di crescita del numero di aree-parcheggio a San Benedetto del Tronto. E chiede all’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo di dotare il territorio comunale di un nuovo Piano regolatore generale. Poichè quello attuale, vecchio di 35 anni, è palesemente inidoneo a gestire una pianificazione sostenibile e spalanca la porta a “improponibili varianti”.

San Benedetto del Tronto, la nota di “Fermiamo il Consumo di suolo”

“Con la bella stagione torna la richiesta di parcheggi. E non ci riferiamo soltanto alla recente proposta del costruttore Saxa dei 100 parcheggi in via Del Cacciatore a Porto d’Ascoli, che potrebbero diventare 250, ma dovunque si prospetti un completamento o un rinnovamento di zona il primo problema è il posto macchina.
Qualche esempio: per il restyling della centralissima zona tra il circolo tennis e il pattinaggio un consorzio di associazioni propone 500 nuovi parcheggi, nonostante in quella zona del Molo Sud ce ne siano già centinaia. In zona Brancadoro vicino alla ferrovia, dove insistono già tante altre aree a parcheggio, sono stati realizzati più 100 nuovi posti auto. L’ex parco di villa Bollettini, sul lungomare, è stato trasformato in un palazzo con ben 71 posti macchina per circa 25 appartamenti. Pur trovandosi davanti al più ampio parcheggio libero di San Benedetto.

Ma questi non sono che pochi esempi.

Una cosa appare quindi chiara al di là dei casi particolari: i parcheggi sembrano non bastare mai, addirittura sembra che più se ne costruiscano più se ne abbia bisogno. 
Già 30 anni fa i Piani Urbani del Traffico e i Programmi Urbani dei Parcheggi si avvalevano di numerosi studi universitari sulla gestione del traffico e dei parcheggi urbani. Questi studi pervengono a chiare conclusioni tra cui la regola aurea di non creare nuovi parcheggi in mancanza di strutture connesse. Da cui si evince che la creazione di nuovi parcheggi non risolve il problema ma lo peggiora, aumentando il flusso veicolare e le congestioni.

Molti studi recenti, che trovano applicazione nei piani regolatori di tante città del nord Europa, ma anche Milano e Bologna, certificano che il nucleo familiare con mediamente 2 auto abbandona la bicicletta o il mezzo pubblico a favore dell’auto privata proprio a seguito dell’aumento dei parcheggi.

I Piani Regolatori moderni invece prevedono nuove possibilità di trasporto pubblico, piste ciclabili, parcheggi a silos e modulari, per il progressivo distacco dalla dipendenza dell’automobile.

In breve, noi del Coordinamento Fermiamo il consumo di suolo, chiediamo con forza che questa amministrazione, prima di dar seguito a qualsiasi ipotesi particolare sui parcheggi o altro, dia sostanza a ciò che ha sempre dichiarato in campagna elettorale e in altre sedi: la pianificazione.

San Benedetto del Tronto ha assoluto bisogno di un nuovo Piano Regolatore, quello ancora in vigore risale a 35 anni fa e sono evidenti tutte le storture anacronistiche del caso.

Questa annosa carenza di pianificazione ha prodotto le improponibili varianti al PRG.

Oggi c’è l’occasione di studiare e proporre nuovi progetti di mobilità, di parcheggio e di città smart per attingere ai fondi del PNRR. Ed è questo spirito che deve spingerci a riconsiderare una nuova urbanistica sostenibile.
San Benedetto ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida e riguadagnare la bandiera della città che scommette sul futuro. Ma prima di tutto ci serve una nuova pianificazione urbana con un nuovo e adeguato Piano Regolatore.

Il Coordinamento “Fermiamo il consumo di suolo, rigeneriamo la città” – Marco Barnabei (*)”

(*) Marco Barnabei: ingegnere, si è occupato di urbanistica e Genio Civile nei Comuni di Roma e Ascoli Piceno. Attualmente è al settore Ambiente della Provincia di Fermo.

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