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Sabato 23 e domenica 24 Aprile, Castel di Lama ospiterà le fasi finali del campionato italiano di lancio del formaggio. Il Campionato è organizzato dall’ASD Giochi Tradizionali Castel di Lama con il Patrocinio e il contributo del Comune. Sotto l’egida della FIGeST, che è la federazione di riferimento affiliata al CONI.

Campionato di lancio del formaggio

Parteciperanno circa 60 coppie provenienti da tutta Italia: Lucca, Assisi, Nocera Umbra, Città di Castello, Arezzo, Benevento, Vibo Valentia, Cosenza, Firenze e Frosinone, Fermo e Ascoli Piceno. Le qualificazioni si terranno  sabato dalle ore 8 alle 19 lungo la SP15, nei territori dei comuni di Appignano del Tronto e Offida.

Le finali, invece, si terranno nella mattinata di domenica dalle ore 8 alle 13 nell’abitato di Castel di Lama, su un percorso cittadino molto tecnico e insidioso. Della kermesse saranno protagoniste anche le donne che si contenderanno il titolo nazionale del 1° Campionato Italiano singolo per la categoria 3 Kg.

campionato formaggio

Il lancio del formaggio

Il lancio della forma di formaggio è una disciplina sportiva a tutti gli effetti, associata e riconosciuta dal CONI. Esiste infatti la Federazione Italiana giochi e sport tradizionali (FIGeST) che regolamenta e disciplina attività e pratiche antiche. Si tratta di un organismo sportivo con sede a Perugia, riconosciuto dal Consiglio Nazionale del CONI dal 1998.

E’ un gioco/sport itinerante, che si svolge da secoli su tutto il territorio nazionale e in cui si lancia una forma di formaggio. Il terreno di gioco è rigorosamente all’aperto su strade campestri o piste in terra battuta. Nel caso di questo campionato italiano, i lanci delle finali si disputeranno in ambiente urbano per scelta promozionale della federazione e degli organizzatori. Il numero minimo di giocatori in gara è due, così come si può giocare in singolo, in coppia o a squadre.

L’obiettivo è far percorrere alla forma di formaggio più strada possibile rotolando su se stessa. Rimanendo comunque all’interno di un percorso che non premia solo la forza del lancio ma anche l’abilità di far percorrere alla forma delle traiettorie più o meno difficoltose e fantasiose. Ciò significa che vince la gara chi, a parità di lanci programmati, supera l’avversario in distanza percorsa.

Le categoria del Campionato

Ovviamente, ogni gara prevede una specifica forma di formaggio. Solitamente, i campionati individuali hanno 5 categorie: 1, 3, 6, 9 e 20 chilogrammi. Ciascun giocatore è dotato di una forma di formaggio di uguale pezzatura alle altre (stesso peso, stesso spessore e stesso diametro) e di una fettuccia o uno spago per il lancio. La fettuccia serve infatti a migliorare la presa e ad imprimere una maggiore forza rotativa alla forma di formaggio lungo i suoi bordi.

campionato formaggio

Nel caso delle finali dei campionati italiani, le forme sono fornite dall’organizzazione. Vengono numerate, marchiate a fuoco ed assegnate per sorteggio ad ogni partecipante alla competizione; in caso di rottura durante la competizione, vengono sostituite.

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Le origini della gara

L’origine di questa pratica è antichissima, risalirebbe addirittura al periodo etrusco. Se ne ha testimonianza in un affresco nella tomba dell’Olimpiade di Tarquinia in cui c’è un uomo nella tipica posizione del lanciatore: i pastori erano infatti soliti, per diletto, far rotolare le forme di pecorino lungo i pendii e i sentieri. Altre fonti,poi, testimoniano la diffusione del gioco anche tra gli antichi Romani che lo chiamavano tronchus. La pratica continuò a diffondersi, soprattutto tra gli strati più umili della popolazione, nel corso del Medioevo rinnovando nei secoli la tradizione che è giunta fino a noi.

Il lancio della forma di formaggio pare essere stata, un tempo, un vero e proprio gioco d’azzardo in cui la posta andava oltre la forma di formaggio da consegnare al vincitore insieme ad altri prodotti tipici locali e  l’immancabile vino. Oggi, molto più sobriamente, il vincitore si porta a casa la forma di formaggio dell’avversario, una bella stretta di mano e magari un trofeo. Come un titolo italiano da esibire con orgoglio.

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