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Il cavallo del Catria, la bellezza del massiccio più alto della provincia di Pesaro Urbino, un programma ricco e variegato: sono questi gli ingredienti dell’edizione di primavera di Cantiano Fiera Cavalli. L’evento, in programma sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, è stato presentato presso la sede di Confcommercio Marche Nord dal direttore Amerigo Varotti, dal sindaco Alessandro Piccini, dal vice sindaco Natalia Grilli e dal vicepresidente e assessore regionale Mirco Carloni.

Saranno due giornate intense che vedranno assoluto protagonista il cavallo. Ma anche le tante altre eccellenze di Cantiano, come quelle gastronomiche. Una edizione con un nuovo format, che segna la ripartenza dopo la pandemia.

Cavallo del Catria alla Fiera di Cantiano

La manifestazione si svolgerà a Chiaserna di Cantiano, località Fossato, alle pendici del Catria. Il programma prevede dimostrazioni e spettacoli equestri, passeggiate a cavallo, gare, stand gastronomici, escursioni. Ma anche giochi per bambini, balli country e tanto altro.

Cantiano Fiera Cavalli è dedicata alla valorizzazione dell’unica razza autoctona equina della regione Marche, il cavallo del Catria. L’evento è organizzato dal Comune di Cantiano con il Comitato Fiera Cavalli: A.A.C.C. Associazione Allevatori Cavallo del Catria, A.S.D. Centro Ippico La Badia, La Selva, Associazione Commercianti, Università delle XII famiglie originarie di Chiaserna, Azienda speciale consorziale del Catria, Università agraria della popolazione di Chiaserna e Pro loco.

cavallo catria

Le dichiarazioni

“E’ un piacere – ha esordito Varotti – ospitare la presentazione di questa importante manifestazione che caratterizza, insieme ad altre eccellenze, Cantiano. Un borgo entrato a far parte dell’Itinerario della Bellezza, il nostro progetto di promozione e valorizzazione turistica. E proprio nella settimana della Fiera, in Regione verrà discussa una proposta di legge del consigliere Giacomo Rossi relativa alla valorizzazione del cavallo del Catria”.

“Il programma – ha proseguito la vice sindaco Grilli – è identico sia il sabato che la domenica. Una proposta ricca e variegata in grado di soddisfare tutti i gusti. Dopo due anni difficili ripartiamo con tanto entusiasmo. Per il nostro territorio questa manifestazione riveste una grande importanza dal punto di vista economico e turistico. Una straordinaria vetrina per il cavallo del Catria ma anche per altre eccellenze come il pane di Chiaserna e l’amarena”.

Ha preso poi la parola il sindaco Piccini, collegato da remoto. “Un ulteriore e importante momento di visibilità – ha detto – questo che ci offre Cofcommercio. Mette assieme, fisicamente allo stesso tavolo di discussione, il settore primario, l’agricoltura, l’allevamento, le produzioni agroalimentari, con il terziario. E’ proprio questa infatti la finalità di Cantiano Fiera Cavalli: creare un momento di forte visibilità e promozione. Che generi economia reale e misure di sostegno alle attività d’impresa del territorio, durante tutto l’arco dell’anno. Tuttociò per facilitare l’economia locale e quindi anche la tenuta demografica delle aree interne. Sono già sold out molte delle strutture ricettive del territorio ed è notevole l’attenzione per l’evento, secondo solo a quello di Verona”.

Il vicepresidente Carloni ha tenuto a sottolineare quanto si stia facendo a livello regionale per il cavallo del Catria e per le attività ad esso legate.

“La strategia della Regione Marche – ha spiegato – è far rinascere i mestieri di montagna. Il rilancio di questi antichi lavori, diversi e diversificati, parte della zootecnia.

La Giunta regionale ha messo in campo numerose azioni mirate a favorire gli allevatori affinché l’attività di addestramento del cavallo del Catria torni a essere un vero e proprio lavoro economicamente vantaggioso. Attorno a questa razza ruota un ecosistema in grado di trascinare la ripartenza del turismo delle nostre aree interne. E’ compito della Regione sostenere questo processo con ogni mezzo. L’attività sta già aumentando, ora serve far rinascere certi mestieri intorno al cavallo. La Fiera è sicuramente un punto d’inizio che permette alle persone di entrare in contatto con le antiche consuetudini e mantenere vivo il nostro fantastico territorio appenninico. Territorio che va preservato e tutelato”.

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