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Papa Francesco fa una personale riflessione sulle ragioni della guerra e sul commercio delle armi. Per il Papa resta sempre uno “scandalo” contrastato da pochi.

Papa Francesco, nelle sue parole le ragioni del commercio delle armi

Nelle parole del Papa condivise quest’oggi, una importante riflessione che ha colpito molti. Dal colloquio con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, idee e ragioni della guerra e sul “commercio” delle armi. Per il Santo Padre resta sempre uno “scandalo” contrastato da pochi. Francesco nella sua riflessione parla di “un’ira facilitata”. Tra tutte una considerazione sulla Nato che ha portato alla reazione del Cremlino. Oltre ciò anche la dichiarazione riportata da tutti gli organi di stampa: “Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto”.

Sempre dal colloquio con il CdS il Papa rivela la volontà di andare a Mosca. La sua richiesta è stata inviata anche se al momento Putin sembra non rispondere. Un viaggio che sente di fare prima di Kiev. Insiste nel fare ogni gesto possibile perché la guerra si fermi. Pronto a tutto nonostante il dolore al ginocchio. Papa Francesco ha infatti un tendine lacerato, un problema che si trascina ormai da tempo. Un dolore che lo tiene lontano dalle celebrazioni e che lo costringerà a operarsi a breve.

Trauma Atomico

In questo scenario di guerra in via della Scrofa a Roma, in pieno centro storico, è apparso un nuova opera di street art. Un murales “Trauma Atomico” raffigurante un fungo atomico che aleggia sulla testa di Papa Francesco, in lacrime. L’opera è stata realizzata dallo street artist che utilizza lo pseudonimo di Sirante. L’artista ha commentato così la sua opera: “Ho immaginato come può sentirsi in questo momento il Papa. In pratica l’unica persona rimasta a pensare e soffrire per la sofferenza del popolo ucraino“.

 

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