Articolo
Testo articolo principale

I dati del primo trimestre 2022 mostrano un export Italia in decisa crescita. Una crescita che interessa quasi tutte le regioni italiane. Infatti solo due sono in controtendenza, con segno negativo: la Basilicata e il Molise. Mentre l’Abruzzo rimane sostanzialmente stabile.

Export Marche

I dati complessivi dell’export delle Marche nel primo trimestre 2022 – dati ancora provvisori – potrebbero essere riassunti così.

• Crescita del 40%, in aumento anche rispetto al prepandemia.

• Sul dato incide la performance del farmaceutico, al netto della quale l’incremento è del 21% circa, dato in linea con quello dell’Italia.

• Positive le performance del comparto calzature che registra +19%  e della pelletteria con + 34%; si accorcia la distanza col dato pre pandemico.

• Il fermano maceratese è il territorio con maggiore crescita, togliendo Ascoli Piceno e il dato fuori scala del farmaceutico.

• Incremento dell’interscambio verso tutti i principali paesi d’esportazione; l’Ucraina registra un -29%, la Russia -8%.

Per le Marche il primo trimestre di quest’anno fa segnare un incremento tendenziale molto consistente. Le esportazioni, in valori correnti, raggiungono 3.986,2 milioni di euro, con una crescita rispetto al primo trimestre del 2021 pari a +39,9%. Da sottolineare che risultano superiori anche rispetto al primo trimestre del 2019 (periodo precedente la pandemia).

Tutte le province marchigiane fanno osservare esportazioni in crescita su base annua. L’incremento percentuale più marcato è quello della provincia di Ascoli Piceno, con esportazioni per 1.164,7 milioni di euro (+117,8%). Per tutte le altre la crescita tendenziale si colloca tra il 20 e il 30%: Ancona con 1.178,5 milioni di euro (+20,8%), Pesaro-Urbino, con vendite all’estero per 860,6 milioni di euro (+19,2%), Macerata (497 milioni di euro; +29,7%), e Fermo (285,4 milioni di euro; +22,2%).

Export marchigiano per settore

Il forte incremento si lega in misura molto importante alla crescita notevolissima che si rileva per gli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (934,1 milioni di euro; +186,4% rispetto a gennaio-marzo 2021). Senza tale comparto la crescita regionale pur restando marcata (+21%), in quanto diffusa a tutti i comparti, risulterebbe praticamente dimezzata.

Ulteriori contributi di rilievo all’andamento complessivo regionale provengono dai metalli base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (482.7 milioni di euro; +32,6%), dai prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (563,5 milioni di euro; +24,0%), dal coke e prodotti petroliferi raffinati (66,3 milioni di euro contro appena 1,9 milioni di euro del gennaio-marzo 2021), oltre che dagli articoli in gomma e materie plastiche (214 milioni di euro; +28,8%), dagli apparecchi elettrici (347,8 milioni di euro; +14,9%) come pure dai mezzi di trasporto (129,2 milioni di euro;  +56,8%).

Ad un maggiore livello di dettaglio merceologico, vanno evidenziati in particolare, limitandosi alle primissime posizioni, sotto il profilo dell’apporto al risultato regionale i medicinali e preparati farmaceutici (915,7 milioni di euro), i metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari (186,2 milioni di euro), i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (66,3 milioni di euro) e le calzature (333,4 milioni di euro).

Destinazioni dell’export marchigiano

Il segno positivo delle esportazioni delle Marche si riscontra in quasi tutte le aree geografiche di destinazione. A partire dall’Europa, verso cui si sono dirette esportazioni per un valore di 2.984 milioni di euro (+45,1% l’incremento su base annua). Distinti in 2.257,4 milioni di euro verso l’Ue Post Brexit (+34,1%) e 726,5 milioni di euro verso gli altri Paesi europei non Ue (+94,4%)

Tra le restanti aree geografiche si segnalano per entità assoluta più rilevante l’Asia orientale (325,6 milioni di euro; +86,8%) e l’America settentrionale (311,2 milioni di euro; +23,2%).

Segno positivo anche per l’America centro-meridionale (75,8 milioni di euro; +23,6%), l’Asia centrale (32,5 milioni di euro; +6%) e l’Africa (110,8 milioni di euro; +15,3%).

Le variazioni tendenziali sono invece sfavorevoli per il Medio Oriente (110,3 milioni di euro; -13,4%) e per l’Oceania con altri territori (36 milioni di euro; -27,9%). 

I commenti

“Negli ultimi 20 mesi – dichiara il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloniabbiamo lavorato con grande intesa nella filiera istituzionale, accanto a Camera di Commercio e sistema associativo, per dare un messaggio di compattezza. E’ stata compresa l’importanza di una strategia unica capace di dare significatività al sistema e rendere la parola Marche identitaria. Infatti il marchio “Land of Excellence”, oltre a campeggiare all’Expo Dubai, è diventato il simbolo della nostra regione. Ci contraddistingue in tutte le fiere e le imprese lo utilizzano nella comunicazione aziendale. Questo perché c’è bisogno, per far parlare della nostra terra, di dare un connotato di eccellenza ai nostri prodotti. Se lo facciamo tutti insieme i risultati arriveranno.

Ci aspettano tempi ancora difficili ma siamo sicuri che la ripartenza in tutto il sistema fieristico sosterrà investimenti e sforzi delle imprese.

Mi collego a questo  risultato dell’export per ricordare che, come Regione Marche, oltre ad aver pubblicato subito il bando voucher con la Camera, abbiamo previsto una misura specifica per la  diversificazione. Per dare sostegno alle imprese che vogliono investire su mercati esteri ed export manager. Bando ancora aperto e disponibile per i nostri imprenditori”.

Il forte incremento delle esportazioni marchigiane – ha aggiunto Gino Sabatini, presidente di Camera Marche – si lega certo alla crescita notevolissima che si rileva per gli articoli farmaceutici. Anche al netto di questo comparto però la crescita regionale resta comunque marcata e diffusa a tutti i settori. Vediamo con soddisfazione la crescita di calzaturiero e pelletteria rispetto a 2021 e 2020, mentre anche la distanza col dato pre pandemico si sta assottigliando. Le province di Macerata e Fermo registrano infatti gli incrementi più consistenti.

Plauso dunque alla tenacia degli imprenditori. Crediamo che la nostra azione che ci vede accanto alla Regione Marche nella filiera istituzionale insieme alle Aziende Speciali e al sistema associativo tutto, dia buoni frutti e vada rinsaldata. Mi appello ancora alla sensibilità dei nostri parlamentari perché rinforzino misure specifiche a sostegno di chi opera con partner nelle zone del conflitto.

Camera e Regione dal canto loro hanno messo a punto interventi rivolti a imprese operanti nell’export verso Ucraina e Russia.

Interventi finalizzati ad agevolare l’accesso al credito mediante l’abbattimento dell’onerosità dei finanziamenti. Accanto a questi prevediamo anche misure dedicate per sostenere economicamente le imprese più penalizzate sia dai mancati ricavi derivanti dall’impossibilità di esportare o di ricevere il pagamento di merce già spedita, sia dall’aumento dei costi dell’energia, dei combustibili e delle materie prime. In particolare, le imprese del settore delle calzature, della moda e del settore pesca.

Sarà centrale il bando fiere che stiamo presentando congiuntamente tra Regione e Camera nei territori. Bandoe che nell’edizione del secondo semestre 2022 vedrà un aumento delle risorse a disposizione”. 

Leggi anche Papa Francesco saluta i custodi del mare di San Benedetto

TAG: , , , , ,