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Dopo un lungo e complesso restauro, la “Madonna in adorazione del Bambino” di Vittore Crivelli torna finalmente a casa. Nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore a Massignano (AP). L’inaugurazione ufficiale è fissata per le ore 16.00 di sabato 25 giugno.

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Madonna in adorazione del Bambino – Vittore Crivelli (ca. 1480)

Madonna in adorazione del Bambino di Vittore Crivelli

“Madonna in adorazione del Bambino” è un prezioso dipinto su tavola di Vittore Crivelli (ca. 1440-1501) databile intorno al 1480. L’opera appartiene alla produzione matura del pittore veneziano formatosi al seguito del fratello
maggiore Carlo. Proprio insieme a Carlo, Vittore si allontanò dalla laguna spostandosi prima in Dalmazia e poi nella Marca Fermana.

Come il più famoso fratello, fu un raffinato interprete della pittura su tavola. Per le chiese marchigiane realizzò articolati polittici. Polittici per lo più smembrati, le cui parti vengono conservate nei maggiori musei del mondo.

L’intervento di restauro

Il lungo e complesso restauro, iniziato nel 2017, ha interessato tanto la superficie pittorica quanto il supporto ligneo del dipinto. E’ stato curato dall’Istituto Centrale per il Restauro in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio competente per territorio e con l’Arcidiocesi di Fermo.

Con l’intervento si è provveduto inizialmente alla messa in sicurezza dell’opera. Per esempio consolidando ampie porzioni della superficie pittorica in pericolo di caduta. Poi si è passati alla pulitura della superficie pittorica e alla
reintegrazione delle parti mancanti.

Nel corso del restauro è stato possibile studiare meglio la tecnica esecutiva dell’artista. Questo grazie ad indagini diagnostiche e a particolari pittorici riportati alla luce dopo la rimozione dei materiali aggiunti sopra nei precedenti interventi.

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Madonna in adorazione del Bambino, dettaglio – Vittore Crivelli (ca. 1480)

Interventi sul contesto

Per garantire la migliore conservazione di un’opera così delicata, si è deciso di intervenire anche sul contesto in cui è collocata. Sono stati quindi studiati sia gli aspetti microclimatici sia gli elementi costitutivi dell’ambiente che in cui verrà conservata. Per evitare esposizioni a stress ed interazioni dannose.

All’interno dell’edicola si è pertanto inserito un rivestimento di pannelli isolanti che limiteranno le repentine variazioni termo-igrometriche. Inoltre, il dipinto poggerà su un blocco di materiale assorbente che potrà avere anche un ruolo ammortizzante in caso di nuovi eventi sismici. Infine, il vetro posto a chiusura della nicchia sarà sostituito con un altro atermico. Nonchè antiriflesso, perconsentire una migliore lettura dell’opera.

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