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Siccità nelle Marche, enti e istituzioni in forte preoccupazione per il caldo torrido oltre la media stagionale. Agricoltori, allevatori e amministrazioni locali allarmate per il rischio di carenza idrica e razionalizzazioni. In questo scenario generalizzato da nord a sud d’Italia, il Lago di Pilato continua a resistere. Si ricorda che a luglio 2020 era a secco.

Siccità, il Lago di Pilato ultimo baluardo

Si parla ovunque di siccità. In uno scenario così allarmante, il livello dell’acqua del Lago di Pilato resiste ancora. Molti fiumi della regione hanno diminuito notevolmente la portata rispetto ai mesi invernali. Rispetto alle scorse estati sembrerebbero ancora nella media, quella di poca acqua verso il mare. A cambiare notevolmente sono le temperature che si aggirano ormai da diversi giorni con picchi di 36-37 gradi centigradi. Medie più alte del solito. Ciò ha indurito visibilmente i terreni, nonchè accellerando la maturazione e l’essicazione di alcune colture.

Nel luglio 2020, nel periodo post lockdown e comunque in piena pandemia, il Lago di Pilato veniva fotografato a secco. Ci furono alcuni sporadici razionamenti notturni dell’acqua ma sempre molto meno rispetto agli anni precedenti dove i livelli di acqua nelle cisterne era molto inferiore e i blocchi notturni erano molto più ampi e vistosi. Vedremo nei prossimi giorni come la situazione evolverà e se il Lago subirà una forte diminuzione della presenza di acqua mettendo nuovamente a rischio il chirocefalo. Al momento comunque, le numerose foto condivise da escursionisti su Instagram, certificano la presenza di acqua.

Attenzione massima dei media

Negli ultimi giorni è massima l’attenzione dei media alle criticità causate dalle alte temperature. Non c’è telegiornale o portale web d’informazione che non ne parli. Tutti impegnati a misurare il livello di fiumi e laghi. Preoccupano lo scioglimento perenne dei ghiacciai o il particolare “cuneo salino”. Ovvero l’intrusione marina di acqua dal mare verso l’entroterra attraverso il sottosuolo.

Non preoccupano però l’assenza di interventi globali per modificare le abitudini di cittadini e aziende. Il sistema idrico è ormai datato e bisognoso di rigenerazione più che manutenzione straordinaria. Oltre ciò, resta un tema di tendenza, un argomento che ha preso il sopravvento a pandemia, guerra o altro. Al momento nei nostri territori è scoppiata l’estate, una stagione normalmente calda, afosa e con poca acqua. Sta a tutti noi comunque non sprecare l’acqua, oggi come in inverno. Sta a tutti noi nello sperare anche che dietro l’allarme, non ci siano in vista incrementi anche in questo settore.

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