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Il consigliere comunale Emidio Nardini interviene sui tanti problemi che da tempo impattano negativamente sulle attività dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. E chiede come mai il Sindaco del comune capoluogo taccia proprio su un tema, la sanità, che lo ha visto in prima fila durante la passata campagna elettorale.

Nardini fa sentire la sua voce come capogruppo consiliare di una forza politica di opposizione, Ascolto & Partecipazione. Ma vale la pena di sottolineare che il suo contributo sulla situazione ospedaliera è certamente significativo e autorevole, visto che è un cardiologo. Cardiologo che per anni ha lavorato proprio nell’ospedale Mazzoni.

Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno: la nota di A&P

“Il tema della sanità – si legge nella nota – è sempre centrale nell’attenzione generale. Tant’è vero che l’attuale governo della nostra regione ha costruito gran parte del suo successo elettorale sulle critiche alla gestione della sanità della precedente giunta.
E’ in via di approvazione (in piena calura estiva) la nuova legge di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale che andrà a sostituire la legge 13/2003.
Pare che dopo i primi commenti positivi da parte di alcune organizzazioni, che vedevano nella proposta delle 5 Aziende Territoriali (AST) una volontà di decentralizzazione, più attenti lettori abbiano invece ravvisato nelle pieghe degli articoli un accentramento ancor più forte.
Sarebbe la solita politica degli annunci: si dà per certo qualcosa che non c’è, si dice di cambiare per far rimanere tutto come prima o peggio. Staremo a vedere.

ospedale sanità

Ospedale Mazzoni (AP): “l’insufficienza di personale infermieristico obbliga all’accorpamento di reparti (nefro e medicina) e a turni massacranti”

Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno

Riportando però il discorso nel nostro ambito comunale, dove ormai la politica degli annunci è all’ordine del giorno, qualche osservazione è necessaria.
Da più parti vengono segnalate numerose criticità che impattano sul nostro ospedale “Mazzoni” e su quello di San Benedetto. Carenza cronica di medici, specialmente in alcuni settori, per i quali non si è provveduto (e pare neanche sia previsto) ad un apposito stanziamento di bilancio.
L’insufficienza di personale infermieristico obbliga all’accorpamento di reparti (nefro e medicina) e a turni massacranti che mettono a rischio il godimento delle ferie. Mancanza di posti letto, aggravata anche dal riaffacciarsi del covid che in realtà non se ne é mai andato ed a cui pare si voglia rimediare con l’istituzione di un bed manager. Lunghe ore di attesa al pronto soccorso fanno capire che il disagio inizia dall’ingresso in ospedale.

La medicina territoriale, che pesa solo sui sempre più esigui e sovraccarichi medici di Medicina Generale, è sempre più in sofferenza. Le liste di attesa per gli esami presso le strutture pubbliche hanno tempi biblici che costringono a rivolgersi ai privati.

Allora mi domando: ma il nostro sindaco Marco Fioravanti, lui che ha costruito parte della sua fortuna elettorale presenziando con banchetti l’ingresso dell’ospedale, raccogliendo firme e difendendo di persona la sanità degli ascolani, di fronte a tutto ciò non ha niente da dire?
Almeno qualche annuncio potrebbe farlo.
Il capogruppo di A & P Emidio Nardini”.

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