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Diabete e novità, la glicemia sarà regolata da una terapia alternativa basata su una proteina. E’ lo scenario possibile tra non molto tempo. L’insulina verrà così sostituita nella fase di controllo dei picchi glicemici.

Diabete, l’insulina lascerà il posto a una proteina

L’università di Ginevra lavora su una terapia alternativa per il controllo dei picchi glicemici. Nello specifico, la proteina S100A9 evita gli effetti deleteri dell’insulina e migliora il metabolismo nei pazienti insulino-dipendenti. Gli scienziati UNIGE stanno lavorando da diversi anni su una terapia alternativa. Il team di ricercatori sta fornendo la prova di principio che tale proteina può migliorare significativamente il metabolismo delle persone con carenza di insulina. Inoltre, decifrando i meccanismi biologici all’opera, hanno scoperto un effetto antinfiammatorio, fino ad ora sconosciuto. Questo potrebbe rivelarsi fondamentale ben oltre il diabete.

La terapia insulinica, nei suoi 100 anni di praticac, ha probabilmente salvato la vita a centinaia di milioni di persone affette da diabete di tipo 1 o di tipo 2. L’aspettativa di vita delle persone con diabete insulino-dipendente è quindi ridotta di 10-15 anni rispetto alla norma. “L’aumento del colesterolo sono alcuni dei gravi effetti collaterali dell’insulina. Questo è il motivo per cui cerchiamo di sviluppare trattamenti complementari o alternativi che siano più efficaci e meno pericolosi“. Commenta Roberto Coppari, docente presso il Dipartimento di Fisiologia e Metabolismo Cellulare e coordinatore del Centro Diabete della Facoltà di Medicina che ha guidato questo lavoro.

Lo scenarioglicemia nel sangueglicemia nel sangue

Con un farmaco che funziona indipendentemente dall’insulina e non può innescare l’ipoglicemia o interrompere il metabolismo dei grassi, gli scienziati testeranno il loro trattamento. All’inizio sarà in combinazione con basse dosi di insulina. Non escludono a lungo termine, la possibilità di somministrare la sola proteina S100A9, in determinate condizioni. Per perseguire lo sviluppo di questa terapia altamente innovativa, Roberto Coppari e Giorgio Ramadori hanno creato una start-up, Diatheris. Quest’ultima è supportata da UNITEC, l’ufficio di trasferimento tecnologico di UNIGE. Insieme FONGIT, la principale fondazione a sostegno della ricerca e dell’imprenditoria tecnologica nel cantone di Ginevra.

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