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I rappresentanti delle organizzazioni sindacali della sanità dell’Area Vasta 5 si sono incontrati, ad Ancona, con i vertici di Regione Marche e Asur. Non tutti i problemi posti sul tavolo del confronto sono stati risolti, dunque resta confermata la mobilitazione generale. Almeno fino al 31 agosto prossimo: in quella data, infatti, è già fissato un nuovo incontro.

La nota della RSU e dei Sindacati di Area Vasta 5

“La R.S.U. dei dipendenti dell’Area Vasta 5 si è riunita in data odierna unitamente ai Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, NURSIND, USB, FIALS, NURSING UP, UGL Salute per esaminare le risultanze dell’incontro tenutosi ad Ancona con i vertici della Regione Marche e dell’Asur in data 4 agosto u.s. relative a:

– restituzione prestito Fondo risorse decentrate 2021 pari a euro 495.000,00.
– Riallineamento fondi contrattuali rispetto alle altre Aree Vaste.
– Finanziamento implementazione dotazione organica e personale tempo determinato.

Le Rappresentanze Sindacali, nel prendere atto che la Giunta Regionale, in coerenza con quanto anticipato dall’Assessore al Bilancio nella riunione del 4 agosto u.s., in data 8 agosto 2022 ha provveduto a deliberare un primo stanziamento pari ad euro 266.000,00 in favore dell’Area Vasta 5, a parziale rideterminazione/riallineamento dei Fondi Contrattuali

ritiene

comunque improcrastinabile il termine del 31 agosto 2022 per la definizione delle tre problematiche sopra esposte in considerazione della drammatica situazione organizzativa in cui versa la sanità Picena.

L’apertura di otto nuovi servizi, attuata negli anni precedenti senza il benché minimo incremento della dotazione organica; la mancata copertura dei posti resisi vacanti a seguito di pensionamento, malattie lunghe, permessi straordinari, maternità, Legge 104, inidoneità alla mansione, assenze per Covid, infatti, non solo stanno esasperando il personale che continua ad accumulare ferie e straordinari sino a livelli inammissibili, ma addirittura stanno compromettendo la bontà dei livelli essenziali di assistenza nonché hanno elevato drasticamente il rischio clinico nelle strutture ospedaliere di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto tanto da ipotizzare l’accorpamento se non addirittura la chiusura di alcune Unità Operative a salvaguardia dell’utenza.

Le Rappresentanze Sindacali, nel giudicare inaccettabile la prevista riduzione del 10% del personale sanitario da conseguire nel solo esercizio 2022 e l’ipotetica mancata proroga dei 160 precari con contratti in scadenza al 15 settembre 2022, auspicano che nella prossima riunione fissata per il 31 agosto 2022, i Rappresentanti della Giunta Regionale e dell’Asur assicurino, attraverso atti amministrativi, l’adozione di adeguati provvedimenti finalizzati ad evitare il totale depauperamento del servizio sanitario pubblico del nostro Territorio.

Per quanto sopra, resta confermata la mobilitazione generale in attesa delle risultanze del prossimo incontro del 31 agosto 2022″.

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