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Sono quattro, sono alieni, vivono da qualche tempo anche nei nostri mari: pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Sono arrivati tutti dal canale di Suez, appartengono a specie aliene invasive di origine tropicale a cui prestare attenzione per evitare spiacevoli incidenti.

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Sigarus Luridus – pesce coniglio scuro: attenzione alle spine

I pesci alieni nei nostri mari

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) hanno lanciato la campagna “Attenti a quei 4”. Lo scopo è informare i cittadini, spiegare come riconoscerli e monitorare la loro presenza e distribuzione nelle acque italiane.

Pesce palla maculato – Lagocephalus sceleratus

Il pesce palla maculato – Lagocephalus sceleratus è caratterizzato dalla presenza di macchie scure sul dorso grigio-argenteo. La specie possiede una potente neurotossina che la rende altamente tossica al consumo, anche dopo la cottura. Inoltre ha una possente dentatura con la quale può infliggere morsi particolarmente dolorosi.

Pesce scorpione – Pterois miles

Il pesce scorpione – Pterois miles è una tra le specie più invasive al mondo. Conosciuta anche per aver colonizzato gran parte delle coste Atlantiche occidentali con imponenti impatti ecologici. La specie è commestibile ma bisogna fare attenzione alle spine: possono causare punture molto dolorose anche 48 ore dopo la morte  dell’animale.

Pesce coniglio scuro – Siganus luridus e Pesce coniglio striato – Siganus rivulatus

Il pesce coniglio scuro – Siganus luridus e il pesce coniglio striato – Siganus rivulatus appartenono a specie erbivore particolarmente invasive. Sono entrambe commestibili, ma bisogna fare attenzione alle spine. Queste possono causare punture dolorose anche dopo la morte dell’animale.

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La campagna lanciata da ISPRA e CNR IRBIM

ISPRA e CNR IRBIM

L’ISPRA e il CNR-IRBIM invitano tutti i pescatori, i subacquei e chiunque abbia osservato o catturato una di queste specie in acque italiane, a documentare con foto/video ed inviare la propria osservazione tramite WhatsApp al numero di telefono + 320 4365210. In alternativa postarla sul gruppo Facebook Oddfish utilizzando l’hashtag: #Attenti4

Foto di copertina di Ernesto Azzurro

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