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Proviamo a pensarci bene per un attimo. Quali sono i settori economici che, più di tutti gli altri, possono tirare avanti l’economia di un Paese come l’Italia? Oltre a quelli della new economy dove, anche qui da noi, si sta sviluppando una realtà decisamente interessante e all’avanguardia, il Paese dello Stivale è decisamente “ancorato” a dei punti fissi.

In primis c’è il turismo, del resto siamo un Paese che offre molte attrattive sotto questo punto di vista, storico, artistico e stagionale, la cucina, l’edilizia, ma anche lo sport è un fenomeno che gioca sempre e comunque la sua parte in maniera più che egregia.

Da quello giocato sul campo fino a quello sulla schedina, non mancano online i consigli su come scegliere i migliori bonus scommesse quando si punta su determinati eventi come la Champions League per esempio.

I bonus scommesse sono di diversa tipologia, tra i più diffusi e offerti dai bookmaker possiamo trovare:

  • Bonus Benvenuto: chiamato anche Welcome Bonus, è dedicato agli scommettitori che si iscrivono per la prima volta a un sito di scommesse online;
  • Bonus Primo Deposito: deriva dalla prima cifra che lo scommettitore decide di depositare nel sito del bookmaker. Offre la possibilità di aumentare i soldi disponibili sul proprio conto di gioco. Le percentuali offerte vanno, di solito, dal 50% al 100% della prima cifra depositata e in questi casi si parla di “raddoppio”;
  • Bonus senza deposito: permette di utilizzare una cifra subito disponibile nel proprio conto di gioco, senza avervi depositato nulla prima.

L’Italia ha una tradizione sportiva capace di fare invidia a molti altri Paesi europei e non solo.

Oltre al calcio, infatti, il tricolore si continua a distinguere in altre discipline sportive come la pallavolo, la scherma, il nuoto, l’atletica e così via generando un giro di introiti che, fra stadi, stipendi degli staff, abbonamenti, merchandising eccetera, fa quasi venire il capogiro. Ma da dove ha origine tutto ciò?

Come nel caso della nuova economia di Internet 2.0, anche in questo settore la spinta decisiva è fatta dai giovani. Giovani che, fin dai primi anni di scuola, cominciano ad interessarsi al mondo sportivo e ad affrontare le loro prime competizioni locali e regionali. Cerchiamo dunque di andare avanti con un po’ di ordine e capiamo perché, lo sport giovanile, è così importante per le generazioni.

Prima di tutto va detto che anche i campioni di oggi, da Cristiano Ronaldo fino a Jannik Sinner, sono partiti dai circuiti dei giovanissimi. Poco importa se si trattava dei “pulcini” o delle sezioni “primavera”, tutti i campioni di oggi hanno iniziato dallo stesso punto ed è stato solo grazie alla costanza che si sono distinti.

Poi, naturalmente, anche un pizzico di fortuna,  che può prendere le forme di uno sponsor o di qualcun altro di influente che si trovava al posto giusto nel momento giusto, fa la sua parte. Un esempio pratico? Cercatevi gli inizi di Michael Schumacher e poi ritornate qui!

I primi successi legati assieme dalla passione e da un supporto costante, sia da parte della famiglia che del gruppo dei pari oltre che dalla società sportiva, generano dunque nei giovani atleti la voglia di competere con gli altri, di distinguersi tra i compagni di squadra e di spostare sempre più in alto l’asticella dei propri limiti fino a saltarla a piè pari.

Oltre ad avere un fisico generalmente più robusto e dei riflessi migliorati, la stessa cosa si riverbera poi sulla mente che risulterà molto più elastica ed incline ad affrontare i problemi sotto altre angolazioni.

Lo sport giova poi anche sul versante più “sociale” visto che, grazie agli allenamenti ed ai ritiri, i giovani atleti hanno l’opportunità di fare conoscenza tra il gruppo dei pari, sviluppare l’indipendenza e formarsi caratterialmente sia che diventeranno dei campioni o degli adulti.

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