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Pizza messa a dura prova nel periodo post Covid. Due anni di pandemia hanno fortemente colpito il settore. Il caro energia e l’aumento dei prezzi delle materie prime rappresentano una nuova minaccia.

Pizza, in 2 anni il numero di attività è calato del 4,3%

Il numero di attività che producono e vendono pizza in Italia, negli ultimi 2 anni è calato del 4,3%. E’ il macro dato che emerge dallo studio di CNA. Il numero di attività si attesta al momento a circa 121.462. Di queste, le pizzerie d’asporto regalano un dato positivo. Quest’ultime fanno registrare un incremento del 37,5%, nello specifico da oltre 14 mila a quasi 20 mila. Quasi una su due effettuano il servizio a domicilio.

Le statistiche

In questo momento è la Lombardia con 5.744 attività che ha il primato di ristoranti pizzerie in Italia. Seguono la Campania con 3.503, e la Toscana con 3.497. Tra le principali regioni dove si è assistito alla loro diminuzione tra il 2019 e il 2021, c’è la Campania con meno 28%. Segue il Lazio con un meno 23%. Al contrario un grande incremento invece in Trentino Alto Adige con più 239%. Tra le pizzerie da asporto è la Basilicata ad aver fatto una crescita record del 2.088%. La stessa regione è la principale in Italia per densità di attività per abitante. Significative le aperture anche in Lombardia ed Emilia Romagna. Al contrario chiudono in Calabria, Campania e nel Lazio.

Chef’s table

L’arte della pizza è nel frattempo raccontata nella docu-serie pronta sul pacchetto contenuti di Netflix. Franco Pepe e il “Michelangelo della pizza” Gabriele Bonci raccontano le loro esperienze su “Chef’s Table”. Sei episodi che raccontato un lato inedito e inesplorato del mondo della pizza. Un viaggio che sfata miti e tabù. In tale contesto le pizze di tutto il mondo vengono preparate da famosi chef che riescono a condire ogni fetta con passione, creatività e grande impegno.

 

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