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L’Inail ha pubblicato una guida per affrontare meglio e con maggiori informazioni i rischi biologici nelle attività agro-zootecniche. Pubblichiamo un contributo di Guido Bianchini, presidente del Comitato Inail della provincia di Ascoli Piceno.

Rischio biologico: nota del presidente del Comitato Inail di Ascoli Piceno

“La guida è un prontuario per i lavoratori impegnati in agricoltura e in zootecnia. E’ un riepilogo su rischi biologici, pericoli e patologie ricorrenti nelle attività agro-zootecniche. È stata realizzata dai Dipartimenti di ricerca dell’Istituto e dalla sede territoriale di Ascoli Piceno. L’obiettivo è quello di promuovere la salvaguardia della salute occupazionale nel rispetto della normativa vigente in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

I dati Inail sugli infortuni evidenziano che nel settore agricolo, da gennaio a ottobre 2021, sono stati denunciati oltre 22mila infortuni sul lavoro, con un incremento dell’1,4%.

Nello stesso periodo, sono pervenute più di 7mila denunce di malattie professionali (+ 20,8%) e 112 denunce di casi mortali, pari al +19,1%.

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Nei primi dieci mesi del 2021 sono pervenute all’Inail più di 7mila denunce di malattie professionali (+ 20,8%) e 112 denunce di casi mortali, pari al +19,1%, dal comparto agricoltura e zootecnia

Diverse sono le motivazioni: utilizzo di macchinari privi dei requisiti essenziali di sicurezza, uso di determinate materie prime, processi lavorativi non standardizzati. Ma anche malfunzionamento e scarsa manutenzione degli impianti di ventilazione dell’aria e condizioni igienico-sanitarie precarie. O contatto con fluidi biologici di origine animale.

Inoltre, il ricorso a figure professionali non specializzate e la mancata attuazione della In-formazione rendono difficile l’applicazione delle misure di prevenzione dei rischi lavorativi.

La pubblicazione, nello specifico, riguarda le norme, le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione, le aratteristiche degli agenti biologici di rischio in ambito agro-zootecnico. Inoltre le infezioni occupazionali causate anche da malattie emergenti, con particolare attenzione ad alcuni agenti biologici.

La più recente a essere segnalata dalle cronache, ad esempio, è la febbre West Nile, malattia provocata dal virus omonimo proveniente da uccelli selvatici e da alcuni tipi di zanzare attraverso la puntura. Malattia che colpisce l’uomo e altri mammiferi. L’infezione può rappresentare un rischio per i lavoratori impegnati in attività agricole svolte in ambienti esterni a contatto con gli animali”.

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