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I lavori per la realizzazione del nuovo lungomare di Grottammare vanno avanti, ciò che sta venendo fuori, però,  non incontra il favore di tutti i cittadini. Nè ha incontrato, nei mesi estivi, quello di tutti i turisti. La sensazione, di molti, è che il progetto complessivo sia stato adottato a prescindere dalle perplessità manifestate in varie sedi dai grottammaresi. E a prescindere anche dalle firme raccolte a suo tempo dal Comitato restyling. Ed è proprio del Comitato restyling la nota che riportiamo, firmata dal coordinatore Gian Filippo Straccia.

La nota del Comitato restyling lungomare di Grottammare

“A Grottammare si assiste attoniti ed impotenti allo stravolgimento del lungomare. Nei Comuni limitrofi del vicino Abruzzo e delle Marche si studiano soluzioni per potenziare il verde e ridurre il traffico veicolare. A Grottammare, invece, questa realizzazione si fa calare dall’alto nonostante 400 firme raccolte per la sua modifica. Non si sono fatte scelte coraggiose, ma si è andato a penalizzare il verde e le peculiarità/caratteristiche del lungomare.

Mentre in realtà vicine il restyling del lungomare coinvolge e crea dibattiti con cittadini, operatori turistici, associazioni, sindacati di categoria e naturalmente forze politiche, nella nostra città tutto questo è impossibile. Dopo una presentazione frettolosa e di facciata del progetto, tutti zitti!!! Non disturbate il conducente lasciateci lavorare!!!

Ricevere i cittadini tra la fine di luglio e la metà di agosto da parte degli “uffici comunali” non è il massimo del dialogo che un’amministrazione può creare.

A maggior ragione se trattasi di una amministrazione che si definisce “partecipativa”.

In questi giorni si sono esternati pubblicamente la volontà e l’obiettivo di ultimare la “revisione” del nostro lungomare entro la primavera del 2023. Questa opera, che risulterà la più importante, la più economicamente costosa dell’era Piergallini, sarà anche quella che più significativamente “cambierà il volto al centro della nostra città”. E questo ci darà una Grottammare dove le aiuole saranno ridimensionate, le pinete avranno subìto un leggero lifting, e non si sarà intervenuti per creare e privilegiare spazi verdi, per rinfoltire e curare le pinete.

La mobilità dolce verrà penalizzata con un tratto di pista ciclabile rabberciato. Tratto che intersecando incroci automobilistici, passi carrai e attività commerciali renderà la pista meno sicura sia per i ciclisti che per i pedoni.

Certo si è considerato lo spazio “del lungomare” come un enorme contenitore, si è voluto mettervi dentro tutto: pista ciclabile, parcheggi, passeggiata per pedoni, viabilità automobilistica.

Così facendo si è realizzato un progetto dove si è cercato di non scontentare nessuno. Però quello che sta emergendo è un lungomare che modificherà notevolmente l’attuale, ma non rappresenterà, come invece dovrebbe essere, una cerniera con il resto della città.

Dire che cancella lo spirito rétro sulla passeggiata lato ovest, non recepisce lo spirito e la sensibilità di scorgere il mare da parte di tutti. Rende le innovazioni di cui è portatore come un’opera che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per la “perla dell’Adriatico” invece continuiamo a dire e sostenere che quel progetto necessiterebbe di modifiche importanti.

Non recepirle e, addirittura, nemmeno ascoltarle rappresenta non solo un errore politico ma dimostra anche l’incapacità al dialogo ed al confronto dei nostri amministratori.

Per il Comitato restyling

Gian Filippo Straccia“.

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