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Cgil, Cisl e Uil in un documento congiunto chiedono alla Regione una nuova stagione di confronto e partecipazione. E avanzano proposte su tre temi caldi – lavoro, sviluppo e welfare – per il rilancio delle Marche.

Lavoro, sviluppo e Welfare: proposte alla Regione Marche

Lavoro, sviluppo e welfare, su questi temi i sindacati ripropongono le loro priorità annunciando che, da subito, prenderanno il via assemblee nei luoghi di lavoro e in tutti i territori. Se ne è parlato, ad Ancona nel corso dell’assemblea regionale “versomarche2025”: per un nuovo sviluppo delle Marche”.

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Claudia Mazzucchelli – segretaria Uil Marche, Giuseppe Santarelli – segretario generale Cgil Marche, Sauro Rossi – segretario Cisl Marche

Nel documento congiunto Cgil, Cisl e Uil individuano proposte concrete per uno sviluppo sostenibile nella regione. Premettendo che con la giunta ci sono relazioni sindacali che sarebbero inadeguate in un periodo di normalità, ancor più in un contesto politico e socio-economico complicato.

Sviluppo

Le Marche, secondo gli ultimi dati, stanno perdendo l’aggancio con le regioni più avanzate con un -24% del Pil pro capite in 20 anni. Si chiede, dunque, una politica industriale che incentivi i progetti di filiera e di ricerca ma anche di selezionare i settori innovativi. Considerando che l’investimento in ricerca e sviluppo è solo l’1% del Pil. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di adottare criteri di premialità per le imprese che promuovono processi di miglioramento delle condizioni di lavoro. E che si valorizzino le conoscenze e le competenze dei lavoratori. I sindacati fanno presente che, tra i finanziamenti di rilievo, oltre quelli del Pnrr ci sono anche 690 milioni delle risorse ordinarie del fondo europeo per lo sviluppo regionale. E 346 milioni del fondo sociale europeo.

Infrastrutture, servizi pubblici locali ed energia

Per le infrastrutture, Cgil, Cisl e Uil sollecitano un sistema efficiente puntando su tempi celeri per il raddoppio Orte-Falconara, il by-pass, la Fano-Grosseto, l’uscita a nord dal porto di Ancona. Ma anche la Pedemontana, la terza corsia A14 a sud di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina e la Ferrovia dei due mari.

Sul trasporto pubblico locale, come sul ciclo dei rifiuti e su quello dell’acqua, si chiede un intervento della Regione contro la frammentazione. E poi, per l’energia, si sollecita un nuovo piano regionale. Sugli appalti, si propone di aggiornare il protocollo d’intesa mentre su tasse e tariffe, di rafforzare il carattere progressivo dell’Irpef, studiando soluzioni per agevolare le persone a basso reddito.

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Fra le proposte anche la Pedemontana e la terza corsia dell’A14 a sud di Porto Sant’Elpidio

Lavoro

Per quanto riguarda il lavoro che non c’è, si chiedono politiche attive, più formazione e investimenti sul sistema della conoscenza; sul lavoro che si perde (10.500 posti persi nel 2020 e 60.000.000 ore di Cig nel 2021) e si invocano tutele e accompagnamento con politiche di lavoro e formazione. Quanto al lavoro che non ha futuro (16% di neet nel 2021), si sollecitano incentivi che premino talento e capacità di intrapresa. E poi, sul lavoro “meglio che niente” (10mila euro di retribuzione media lorda annua), si chiede di puntare sulla qualità e sulla contrattazione.

Sul lavoro irregolare, con un tasso dell’83,4%, si esige la lotta al lavoro nero. Quanto al lavoro non sicuro che registra 16.306 infortuni, si sollecitano più controlli. Per far fronte a questo capitolo, ci sono 296 milioni di euro di fondi Ue cui si sommano altri 50 milioni dello Stato; per il 2022, dal Pnrr, per le Marche ci sono 21.384.000 euro, dal Fondo di potenziamento delle competenze, ci sono 1.470.000 euro. Su tutta questa partita, si propone un Patto per il lavoro e lo sviluppo condiviso.

Sanità e welfare

Sulle Case di comunità, si sollecita  un progetto di distribuzione omogenea, per le strutture residenziali, si chiede di aumentare gli standard di assistenza e il blocco dell’aumento delle rette. Sul fondo sociale di solidarietà, si chiede che venga esteso in modo strutturale. Quanto ai tempi di attesa per le visite, si sollecita di monitorare il tutto e di applicare regole certe e trasparenti. Per la rete ospedaliera  si auspica un confronto  sui criteri di riassetto mentre si sollecita un rafforzamento della prevenzione (a cominciare dagli organici).   

Rispetto al sottodimensionamento del personale del comparto del SSR marchigiano, infine, si esige di potenziare  le dotazioni organiche dal 1° gennaio 2023. Cioè quando, con l’operatività delle 5 Aziende Sanitarie Territoriali, rischiano di ampliarsi le differenze di trattamento già esistenti tra i dipendenti delle diverse Aree Vaste dell’ASUR.

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