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Meno burocrazia, più sostegno alla multifunzionalità in agricoltura, azioni di contenimento della fauna selvatica e due grandi no: al consumo di suolo e al cibo sintetico. Sono i cinque punti programmatici che Coldiretti Marche ha sottoposto all’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini.

Coldiretti e il cibo sintetico

“L’agricoltura oggi nelle Marche fattura 2 miliardi di euro – dice la presidente Maria Letizia Gardoni – e anche alla luce dei cambiamenti epocali legati al mondo agricolo nazionale e internazionale abbiamo voluto presentare alcune linee programmatiche urgenti. Riteniamo la loro attuazione prioritaria per il settore agricolo e forestale marchigiano”.

Sullo sfondo c’è  la grande battaglia nazionale contro il cibo sintetico. Nei giorni scorsi è partita anche nelle Marche la petizione per chiedere una legge che ne vieti creazione, commercializzazione e consumo. Sono già più di 6mila le sottoscrizioni della petizione raccolte tra i marchigiani.

“Abbiamo dalla nostra parte la forza e il coraggio dei numeri – spiega Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – e andiamo in Europa per dare pareri negativi ben ragionati. Siamo anche andati all’Onu per spiegare che la Dieta Mediterranea non è solo un insieme di alimenti. Perchè oltre a essere giudicata universalmente come la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo è capace di generare il maggior valore aggiunto, cioè oltre 65 miliardi in Europa. E con le più basse emissioni”.

cibo

L’assessore all’Agricoltura della Regione Marche Andrea Maria Antonini e il presidente di Coldiretti Marche Maria Letizia Gardoni

Cibo sintetico: la Regione Marche

“Non esiste agricoltura senza legame con il territorio – dichiara il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.Le Marche, l’Italia intera, vantano una storia e una tradizione che cozzano decisamente contro i cibi costruiti in laboratorio”.

“L’agricoltura – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini – è un settore determinante che rappresenta un vero patrimonio per la nostra regione. Gli agricoltori non si sentano abbandonati perché la Regione con tutti gli strumenti che ha a disposizione, politici e amministrativi, è a sostegno. Ed è presente per tutto ciò che può servire. Il cibo sintetico? Il NO non è solo battaglia sul cibo ma una battaglia di civiltà. Per quanto mi riguarda adotterò tutti gli strumenti normativi e persuasivi per oppormi”.

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