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Fiera dell’Amaro d’Italia a Bologna con tante etichette da conoscere. Dal 26 al 28 febbraio 2023, la terza edizione di una manifestazione nata per far conoscere e divulgare la tradizione dell’amaro e del bere bene 

Fiera, quella dell’Amaro d’Italia a Bologna a febbraio

Annunciata ufficialmente lla 3a edizione della Fiera dell’Amaro Italiano. Un’evento dedicato agli amari nazionali dove i produttori espongono le loro annate in bottiglia. Gli espositori sono selezionati da Amaroteca e da Associazione Nazionale Amaro d’Italia. Entrambe gli enti organizzeranno delle masterclass per raccontare le storie dei prodotti scelti. La Fiera dell’Amaro Italiano sarà un’occasione imperdibile per tutti i professionisti del settore. Allo stesso tempo sarà un’occasione unica nel suo genere anche per gli appassionati. Ci sarà la possibilità di esplorare una selezione di amari di alta qualità che aderiscono all’associazione nazionale.

Nono ci sono liste dedicate, sommelier di specialità, nessuna denominazione e nessun consorzio. Eppure l’amaro è una specialità tipica italiana con una lunga tradizione. Una produzione legata agli ingredienti locali, e un prodotto quasi introvabile all’estero. Tra gli espositori già confermate l’azienda siciliana Paesano che presenterà l’omonimo amaro di carciofi, realizzato con un ingrediente unico: il carciofo di Niscemi, Presidio Slow Food. Ci sarà anche lo Scuppoz d’Abruzzo, amaro prodotto con la genziana gialla.

Un Paese di amari

L’Italia è ritenuta il paese con il maggior numero di amari. Da nord a sud, ogni regione ne ha uno o più. Le piante (o anche botaniche) che si usano nella produzione sono numerose e diversissime. Centaurea, aloe, china, rabarbaro. Ma anche timo, rosmarino, maggiorana, anice stellato, chiodi di garofano, cardamomo, fava tonka enoce moscata. Da non dimenticare achillea, arancio, ginepro, fiori di sambuco, carciofo, genziana, zafferano, salvia, e molte altre. I metodi di produzione sono altrettanti svariati: distillazione, infusione, decozione, percolazione, digestione e macerazione, il metodo più utilizzato in assoluto.

Le piante aromatiche scelte vengono preparate nel cosiddetto taglio tisana. Sono inserite all’interno di una vasca contenente acqua e alcool (libere o contenute in una garza) e quindi lasciate a riposo per un tempo che varia a seconda della botanica. Risulta importante rimescolare le erbe all’interno della vasca regolarmente, così da ottenere un macerato migliore.

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