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Gli studenti del corso di Biologia della Pesca dell’Università Politecnica delle Marche hanno visitato il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto. Con loro anche la docente Emanuela Fanelli.

Una iniziativa è parte integrante della collaborazione instaurata tra il polo universitario e il Comune di San Benedetto del Tronto. Collaborazione che nel prossimo futuro permetterà la realizzazione di diversi progetti, in campo culturale e scientifico.

Il tour degli studenti della Politecnica

Gli studenti hanno ammirato i reperti custoditi all’interno dell’Antiquarium Truentinum, dove sono esposti oggetti rinvenuti nei territori dei diversi Comuni del comprensorio: da manufatti in pietra, a strumenti in bronzo. Fino al corredo funebre di un’antica tomba.

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Il gruppo di studenti della Politecnica delle Marche

Poi hanno visitato il Museo delle Anfore, dove hanno approfondito la conoscenza della storia del commercio sulle rotte antiche che attraversavano il Mar Mediterraneo. Questo grazie alle numerose e differenti tipologie di anfore esposte.

Particolarmente apprezzata dagli studenti è stata la visita al Museo della Civiltà Marinara, dove sono stati guidati dal personale della struttura lungo un excursus dedicato all’evoluzione della pesca.

Infine il gruppo ha visitato l’ultimo polo della struttura di via Colombo, il Museo Ittico “Augusto Capriotti”, dove sono esposti numerosi esemplari provenienti da tutto il mondo.

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In visita al Mercato Ittico all’Ingrosso

L’assessore comunale alle Attività Produttive Laura Camaioni ha quindi accompagnato il gruppo di visitatori all’asta, cuore pulsante del Mercato Ittico all’Ingrosso.

“Siamo sempre molto lieti – ha detto l’assessore – di accogliere gli studenti dell’Università Politecnica. In particolar modo quelli che, frequentando corsi legati all’ambito marittimo, possono trovare occasioni per arricchire il proprio bagaglio culturale. Questo incontro è il preludio di una lunga collaborazione che porterà benefici all’Università, alla città e ai nostri cittadini. Con progetti che auspichiamo possano incidere in maniera significativa sulla qualità della vita e sull’ecosistema marittimo di San Benedetto”.

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