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Finalmente trovo il tempo (e la voglia) per andare in palestra. Dovevo decidermi. Non tanto per i muscoli (lido agostano, non mi avrai mai) quanto per ridestare il mio metabolismo, da anni sotto ipnosi. E attardato in un toroide a giro-vita, avvinghiato e sornione come un’edera in pensione.

Palestra: non è così facile

La prima difficoltà è l’iscrizione: il codice fiscale tradisce la mia età. È una palestra frequentata da universitari e non dovrei essere lì. Per un attimo penso di dire alla ragazza del banco che non è che sono anziano, ma solo molto, molto fuori corso; però dubito funzionerebbe. Comunque è cosa di pochi minuti. Ora inizia la seconda prova: l’ingresso in sala. Una sala adrenalinica, con luce intensa, pareti di specchi e rock satanico a palla.

Sono in pantaloncini e canotta, di un anonimo blu ministeriale: la fascia tergisudore suggerisce, nell’intenzione, una consuetudine agonistica. Cerco di passare inosservato: ma l’area di pelle visibile è di un bianco purissimo, elaborato in lustri di protezione 50 (lido agostano… va be’, trattiamo). E il suo candore si esalta sotto il neon. Temo di essere notato, ma è segno che non ho capito come funziona.

Perchè la palestra è un tempio di narcisismo e nessuno pensa a te. 

palestra

Siamo pieni di muscoli: ne abbiamo perfino due nell’orecchio…

Si va in palestra per volersi bene, per spremere le endorfine dai quadricipiti e rilassarsi; per estrudere frustrazioni e seccature col sudore. L’ambiente è stretto ma ci si muove senza toccarsi e senza guardarsi, se non, un attimo, per evitarsi. Formiamo figure che seguono percorsi imprevedibili e indipendenti: nel complesso, visti dall’alto, potremmo funzionare da salvaschermo.

L’istruttore mi si avvicina: so che rappresento un fattore di rischio per lui, e lo tranquillizzo sulla mia salute. Mi mette alla prova su un attrezzo vicino: il carico è ridicolo.

“So che per te è poco, ma è per scaldarti; non ti offendere”.

“Ma no, scherzi, ci mancherebbe” rispondo. Offeso a morte.

In effetti, sollevo senza difficoltà, ma non è questione di forza: è questione di tendini. I portoni, anche i più robusti, cedono dai cardini.

Saggiamente, mi risparmio. Cambio attrezzi: cosce, bicipiti, dorsali, tricipiti, deltoidi. Siamo pieni di muscoli: ne abbiamo perfino due nell’orecchio, e i miei sono già a sollevare decibel da quando sono entrato. Comincio a sudare; mi sento meglio. Sì, mi sto ritrovando.

Vagabondo un po’, intanto che riprendo fiato, e sciolgo le spalle con ampi movimenti circolari delle braccia. La musica copre il miagolio delle articolazioni scapolo-omerali.

Mi rimetto al lavoro con la giusta concentrazione, quand’ecco che un’immagine irrompe nel mio campo visivo.

Un sedere, fasciato di nero, con una ragazza intorno. Impossibile non soffermarsi a valutarlo. Dimensioni tra il mediterraneo ed il sub sahariano, ma non è tanto quello, quanto la rarità della forma. Una emisfera di perfezione parmenidea e di regolarità euclidea: sarebbe facile calcolarne la superficie, anche senza gli integrali. E’ inserito nella ragazza intorno ma, in certo qual modo, se ne è autonomizzato, come certi corpi astronomici riusciti particolarmente bene.

Sì, quel sedere fasciato ha la dignità d’un pianeta che brilli di luce propria e io realizzo che, in determinate condizioni, un satellite in geostazionaria può essere felice.

Ma dura poco. Torno su me stesso (la cosa più importante di tutto) e riprendo il dialogo solipsistico con la mia immagine.

Dopo aver mosso alcune tonnellate contro gravità vengo consigliato di fare dello stretching sul tappeto. Già, dovrei. Ma ho paura di non rialzarmi. Siamo pieni di muscoli, e mi fanno male tutti. Dice che domani sarà peggio. Però sono contento e ho una fame bestiale, segno che qualcosa si muove.

Ora doccia e cena, intanto che i legamenti in Gran Consiglio decidono se potrò riprovarci o meno.

Insomma: pensavo peggio. Credo che ci tornerò. Stanco ma felice, vado a letto. Spengo la luce e cerco la posizione. Buonanotte a tutti.

Ohi… Ahi… (ma chi si è divertito a mettermi dei sassolini nel materasso?)

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