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Dodici voci, dodici storie, dodici artigiani. Dalla volontà di far rivivere gli antichi mestieri e preservarne tradizioni ed eccellenze, ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) e ANCoS, (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) interprovinciali, in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, hanno promosso il progetto La memoria nelle mani. Una iniziativa che si è tradotta in dodici videointerviste, realizzate dal giornalista Gabriele Censi, che ha incontrato gli artigiani del territorio. E si è fatto raccontare cosa significa lavorare a bottega.

Il trailer del progetto è qui, le dodici interviste sono tutte sono disponibili sul canale youtube di Confartigianato.

Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo: La memoria nelle mani

Il risultato dell’iniziativa è un racconto corale, in cui le esperienze di una vita imbracciando i ferri del mestiere si intrecciano nell’anima. Diventando passione e amore per processi che sono tramandati da generazioni. Arrivando fino ai giorni nostri.

“Purtroppo queste tradizioni– spiegano i presidenti ANAP e ANCoS Silio Grilli e Lanfranco Risteo stanno sempre più affievolendosi. E potrebbero scomparire in una società in cui la velocità e la frenesia hanno spesso dimenticato i veri valori dei prodotti e delle produzioni che hanno fatto grandi le nostre comunità. Portando lustro alle singole professionalità. Abbiamo subito sposato il progetto perché crediamo che in una fase di crisi come questa, devastata da pandemia e guerra, sia giusto fermarsi un momento. Per guardare al passato e alle nostre radici. Da queste storie, dal coraggio e dalla perseveranza degli artigiani, possiamo tutti trarre insegnamenti ancora spendibili, capaci di ispirare i più giovani”.

“C’è una parola – aggiunge il giornalista e videomaker Gabriele Censi – che ritorna spesso in questi racconti: passione. È infatti l’energia che ha permesso di compiere delle vere imprese artigiane. Caratterizzate dalla volontà forte di una generazione che antepone al lavoro ben fatto anche il giusto reddito. Che però arriva e permette di costruire il suo futuro, il nostro presente. Gli artigiani mi hanno raccontato aneddoti delle loro vite con semplicità, suscitando a volte sorprese, sorrisi e commozione. E sempre rispetto. Li ringrazio tutti per la loro disponibilità”.

confartigianato

La memoria nelle mani: dodici voci, dodici storie, dodici artigiani

I dodici artigiani protagonisti

Le storie de “La memoria nelle mani” raccontano:

Achille Angelucci (nel ricordo della figlia Ave) di San Severino Marche: falegname.

Eugenio Borroni di Potenza Picena: fabbro

Jolanda Cerino di Matelica: uncinettista.

Carlo Corvaro di Porto Sant’Elpidio: calzolaio.

Silvano Ercoli di Macerata: sarto.

Primo Marchiani di Recanati: tornitore.

Giuseppe Marzialetti di Montappone: cappellaio.

Giorgio Micarelli di Morro di Camerino: restauratore.

Paola Mitillo di Trodica di Morrovalle: fornaia.

Giuseppe Sampaolo di Tolentino: pellettiere.

Giuseppe Verdenelli di Macerata: orafo.

Giusy Verolini di Camerino: parrucchiera.

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