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Bio come modello agricolo di riferimento per il risparmio energetico. Coldiretti Marche segnala che dal biologico può arrivare una risposta concreta alle criticità tra crisi e clima.

Bio, la risposta marchigiana per risparmiare energia

Dalle Marche la conferma che il biologico può sostenere l’economia dei territori. La sua pratica taglia i consumi energetici. Allo stesso tempo salvaguarda l’ambiente e la biodiversità. Il solo riutilizzo delle sostanze naturali per concimare i terreni, ad esempio, evita di incappare nei rincari anche del 170% dei fertilizzanti che arrivano dall’estero. “I concimi di sintesi (azotati, fosfatici o potassici) sono, infatti, ottenuti con procedimenti fortemente energivori e l’Italia – ricorda Coldirettiè dipendente dall’estero per la produzione di questi prodotti. L’agricoltura bio, puntando esclusivamente su concimi organici e minerali, evita il ricorso a queste sostanze, valorizzando la zootecnia. Una risorsa nazionale anche in termini di sostanza organica che gli allevamenti mettono a disposizione per rendere più fertili i nostri suoli“.

Un italiano su 5, secondo Coldiretti/Ixè, consuma regolarmente prodotti bio. Una spinta sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione. Nella regione, quasi 1 ettaro su quattro ha rinunciato alla chimica. Oltre 4.200 operatori utilizzano tecniche meno intensive, filiere corte e rinunciano già ai concimi di sintesi prodotti con l’impiego di gas. 

Non solo caro energia

A minare le produzioni agricole, oltre ai rincari, ci sono anche i cambiamenti climatici. Nell’ultimo anno si sono registrati quasi 120 mm di pioggia in meno, il 14,8% in meno rispetto alla media storica. A settembre 2022, si è interrotto bruscamente un periodo di 18 mesi in cui le precipitazioni sono state inferiori alla norma. Ciò ha comportato riduzioni di produzione su dati Istat, di grano duro (-12%), girasole (-23%), orzo (-20%), olive (-6%), zucchine (-30%), pesche (-6%), albicocche (-5%), latte vaccino (-6%). Si stima che nel 2022, in tutta Italia, la siccità abbia provocato danni in agricoltura per 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Proprio dal biologico, Coldiretti scommetta sulla ripartenza del settore. 

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