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Guardia medica o meglio Servizio di Continuità Assistenziale rimodulato sulla costa picena. A causa della carenza di medici e di sopraggiunta malattia di uno dei titolari si modificano orari di attività delle sedi.

Guardia medica, rimodulazione per carenza di medici

Nei giorni 31 Dicembre 2022 e 1 Gennaio 2023 il Servizio di Continuità Assistenziale sarà modificato. A causa della carenza di medici e di sopraggiunta malattia di uno dei titolari del Servizio si è reso necessario rimodulare i turni di guardia. A comunicarlo i comuni di Grottammare, Montefiore e Monteprandone. Nello loro rispettive sedi di Guardia Medica viene modificato il normale orario di servizio.

A Centobuchi il medico di guardia prenderà servizio dalle ore 14 del 31 Dicembre 2022 alle ore 20 del 1 Gennaio 2023. Sede chiusa e servizio svolto dai medici della CA di San Benedetto del Tronto. Per quanto riguarda Montefiore, medico presente dalle ore 20 del 31 Dicembre 2022 alle ore 20 del 01 Gennaio 2023. Sede chiusa e servizio svolto dai medici della CA di Ripatransone. Infine per Grottammare, il medico sarà presente dalle ore 8 alle ore 20 del 01 Gennaio 2023. Sede chiusa servizio svolto per l’attività ambulatoriale dai medici della CA di San Benedetto del Tronto, le chiamate domiciliari saranno espletate dai medici della CA di Ripatransone. Inoltre il 1 Gennaio 2023 nell’intervallo di tempo dalle 12 alle 14 nella sede di San Benedetto del Tronto rimarrà un solo medico.

Servizio a singhiozzo

Continua a perdurare il Servizio di Continuità Assistenziale con grandi criticità. I medici restano pochi e basta una loro malattia per chiudere il servizio locale. Il fabbiogno aumentato della Medicina Generale sul territorio a causa dei continui pensionamenti, ha giustamente spostato la carriere del medico. Molti di essi si trovano già con un numero ampio di assistiti che non permettono di svolgere un servizio di guardia notturna o festiva. Il 2023 non promette nulla di buono. Non ci sono in vista grandi soluzioni o programmi rivolti a migliore la situazione.

Dopo aver chiuso diversi centri dell’entroterra a causa del razionamento delle risorse ora un servizio che mostra crepe preoccupanti. Un disservizio che di conseguenza comporterà un afflusso maggiore e una pressione marcata per i Pronto Soccorsi degli ospedali di riferimento. Anche in quest’ultimi presenti criticità riguardanti carenze di personale e turnistica.

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