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Diesel e benzina tornano al prezzo pieno. Il Governo non ha confermato il taglio delle accise sui carburanti. Dal 1 gennaio, verrà meno lo sconto di 18 centesimi al litro.

Diesel e benzina, dal 1 gennaio stop al taglio accise

La manovra 2023 del Governo non proroga lo sconto sui carburanti. Il 31 dicembre 2022 scade il taglio delle accise sui carburanti. Prezzi alla pompa in rialzo già dal 1 gennaio 2023.  Dal domani, non sarà più operativa la misura stabilita lo scorso anno dal Governo Draghi. Previsto un aumento dei prezzi al litro di almeno 18 centesimi.

Le accise

Le accise sui carburanti sono delle imposte presenti su tutti i derivati del petrolio. Sulla benzina, gasolio, ma anche gpl ed oli lubrificanti. Incidono direttamente sul prezzo al litro di benzina e sul prezzo gasolio. Nello specifico, su un pieno di carburanti, la metà della spesa è proprio in accise. Corrispondono al 48% del prezzo totale per un litro di benzina. Le accise sul gasolio poco meno, circa il 43%. 

Non tutti sanno a quanto ammontano:  0,000981€ per il finanziamento guerra d’Etiopia del 1935-1936; 0,00723€ per crisi di Suez del 1956; 0,00516€ per la ricostruzione Vajont del 1963; 0,00516€ per la ricostruzione alluvione di Firenze del 1966; 0,00516€ per la ricostruzione terremoto del Belice del 1968; 0,0511€ per la ricostruzione terremoto del Friuli del 1976; 0,0387€ per la ricostruzione terremoto dell’Irpinia del 1980; 0,114€ per il finanziamento missione in Bosnia del 1996; 0,02€ per rinnovo contratto autoferrotranvieri del 2004; 0,005€ per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005; 0,0051€ per terremoto dell’Aquila del 2009; 0,0071€ per il finanziamento alla cultura nel 2011; 0,04€ per immigrati dopo la crisi libica del 2011; 0,0089€ alluvione Liguria e Toscana nel 2011; 0,082€ per il decreto Salva Italia del 2011; 0,02€ per la ricostruzione terremoto in Emilia del 2012.

 

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