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Lavoro e domande di assunzione, vola la richiesta nel mondo dell’industria. Quella prevista ad inizio d’anno sopra i livelli pre-Covid. Unioncamere e Anpal pubblicano il Bollettino del Sistema informativo Excelsior.

Lavoro nell’industria, a gennaio 174mila assunzioni

Sono 504mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio 2023. Ben 1,3 milioni se ne stimano per il primo trimestre dell’anno. Virtualmente 46mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+10,1%) e +149mila assunzioni (+12,9%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. La domanda di lavoro prevista ad inizio d’anno si colloca sopra i livelli pre-Covid. Segna un +14,0% (+62mila assunzioni) rispetto a gennaio 2019.

A guidare la domanda di lavoro il manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19mila assunzioni). Seguono turismo (+10mila unità; +21,0%), servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7mila; +17,7%) e servizi alle persone (+7mila; +12,9%). Sale al 46,5% la difficoltà di reperimento (+7 punti percentuali rispetto a un anno fa) che si attesta al 66% per le figure dirigenziali. Sfiora il 62% per gli operai specializzati. A delineare questo scenario è il Bollettino realizzato da Unioncamere e Anpal.

Mismatch tra domanda e offerta

In crescita il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6% (pari a circa 230mila assunzioni). La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%). Questa è seguita dalla preparazione inadeguata (13,5%) e da altri motivi (4,3%). Dal Borsino delle professioni sono maggiormente difficili da reperire dirigenti (66,1%), operai specializzati (61,9%), tecnici (51,6%), conduttori di impianti (49,0%). Professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (47,5%), professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41,0%). Supera i 4 mesi (4,3) il tempo medio di ricerca necessario per ricoprire le vacancies valutate dalle imprese di difficile reperimento.

Le professioni più richieste nel gennaio 2023 risultano specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali. Tra le professioni tecniche, informatici, telematici e tecnici delle telecomunicazioni. Tra gli impiegati, quelli dedicati alla segreteria e gli affari generali.

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