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E’stata pubblicata l’ordinanza n. 358/2023 della Corte di Cassazione che dice basta ai bamboccioni. Perchè oltre una certa età dei figli i genitori non hanno più l’obbligo giuridico di mantenerli.

Basta figli bamboccioni

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da un padre che non voleva mantenere la figlia più che quarantenne. E con l’ordinanza n. 358 del 2023 ha fissato un limite di età oltre il quale cessa, per i genitori, l’obbligo giuridico di mantenimento dei figli. Limite che rimane valido anche se i figli in questione sono senza lavoro. La linea di confine è quella dei 34 anni: oltre tale età, infatti, i genitori che lo vogliono possono dire basta all’assegno di mantenimento. Questo perchè, secondo la Suprema Corte, l’obbligo degli alimenti non può durare in eterno.

A dire il vero, fino a ieri la Corte si era espressa in favore di una valutazione “caso per caso” del persistere dell’obbligo di mantenimento dei figli. Ma con l’ordinanza 358/2023 ha cambiato rotta. O meglio: l’ha definita, facendo un passo indietro.

“Nel tentativo di identificare un’età presuntiva – si legge nell’ordinanza – va rilevato, in linea con le statistiche ufficiali, nazionali ed europee, che oltre la soglia dei 34 anni lo stato di inoccupazione del figlio maggiorenne deve essere considerato come conseguenza di un suo atteggiamento colpevole. Nessuna responsabilità può essere quindi attribuita alle difficoltà nel reperire un’occupazione, alla crisi economica, all’assenza di aziende che assumano, alla mancanza di concorsi pubblici. Una volta compiuti i 35 anni, il figlio perde il diritto ad essere mantenuto dal padre, qualsiasi sia stato il suo cammino”.

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