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Spetta alla Banca, convenuta in giudizio, “la prova di aver dato corretta esecuzione al rapporto. Ovvero, per indicazione normativa, che ciò non è stato possibile per effetto di dolo o colpa grave del cliente”. Di conseguenza il Tribunale di Bergamo ha condannato un Istituto di credito a risarcire il cliente della somma prelevata in maniera fraudolenta da ignoti.

Banca condannata: i fatti

Il titolare di un conto corrente presso la banca condannata aveva ricevuto la telefonata di un uomo che si era qualificato come “operatore del nucleo antifrode”. Il truffatore aveva prima guadagnato la fiducia del correntista, poi si era fatto comunicare alcuni dati sensibili. E aveva utilizzato questi ultimi per sottrarre la somma di 7.400 euro.

Il correntista, resosi conto di essere stato vittima di una truffa, si era attivato per bloccare il pagamento. Poi aveva citato in giudizio la banca per essere risarcito.

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Il truffatore si era qualificato come “operatore del nucleo antifrode”

La sentenza

La sentenza emessa dal tribunale di Bergamo è molto importante perchè fissa alcuni punti. Il primo: la banca deve dimostrare di aver agito correttamente nei confronti del cliente. Il secondo: deve provare che la correttezza del rapporto è venuta meno per dolo o colpa grave del cliente. Il terzo: se tale prova non viene fornita, deve risarcire il cliente del danno subìto.

Spetta alla Banca convenuta in giudizio, infatti “la prova di aver dato corretta esecuzione al rapporto. Ovvero, per indicazione normativa, che ciò non è stato possibile per effetto di dolo o colpa grave del cliente”. Non bastando il fatto che il correntista abbia operato sul conto per dimostrare tale elemento psicologico.

Il Codacons

“L’onere della prova – spiega il Codacons (*) – è posto dalla normativa in carico alla Banca. Con l’effetto che se essa non dimostra la responsabilità del correntista, quest’ultimo deve ottenere il rimborso/risarcimento di tutte le operazioni fraudolente avvenute sul proprio conto contro la sua volontà”.

Il Codacons, da sempre in prima linea per tutelare coloro che abbiano subìto questo tipo di operazioni fraudolente e truffe, può essere contattato qui.

(*) Codacons: Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori.

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