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Mobili: le nuove frontiere del design parlano di un ritorno allo stile vintage, con gli arredi gonfiabili (come divani, sgabelli, poltrone e pouf dotati di camera d’aria). Si torna alla moda che era in voga negli Anni ’60, con i mobili di casa costruiti come fossero mongolfiere e materassini da spiaggia.

Mobili: con quelli gonfiabili, c’è un ritorno al passato

I mobili sono arredamenti che abbelliscono la casa, riempiendo gli spazi vuoti nelle stanze e nei saloni degli appartamenti. Il design gonfiabile, negli ultimi decenni, è già stato protagonista altre volte, ma poi è diventato un settore di nicchia.

Gli oggetti di arredamento gonfiabili, inoltre, trasmettono un senso di ottimismo e di evasione che già ispirò gli inventori della mongolfiera. Sean Topham, autore del libro “Blow Up”, sostiene che, anche se gli arredi gonfiabili esistono da secoli, gli scienziati e gli artisti vogliono dare loro sempre nuove forme.

Negli Anni ’60, artisti come Andy Warhol e Claes Oldenburg hanno utilizzato gli oggetti che contengono aria, per rompere le convenzioni in atto nel campo artistico. In Italia, si può ricordare la storica poltrona gonfiabile Blow (realizzata dalla manifattura Zanotta), che ebbe una diffusione di massa.

Molti ricorderanno la poltrona Sacco (quella del personaggio Fracchia di Paolo Villaggio), che all’interno aveva delle palline di polistirolo. Poi, la lampada Blow Me Up di Ingo Maurer, fino a numerosi giocattoli e mobili.

L’ingegnere vietnamita Quasar Khanh è stato tra i pionieri del settore: nel 1968, avviò la collezione di mobili gonfiabili Aerospace, multiformi e variopinti. Negli stessi anni, il designer Verner Panton progettò uno sgabello gonfiabile, l’Inflatable Stool, per il relax negli spazi interni ed esterni.

La giapponese Satomi Minoshima ha ideato poltrone e divani gonfiabili, che si adattano alla vita all’interno di una casa: accolgono gli ospiti e vengono tolti quando i visitatori se ne vanno. Quando sono gonfiabili, infatti, gli oggetti di arredo hanno una loro comodità: vengono fatti riempire d’aria quando devono essere usati, per poi essere sgonfiati all’occorrenza.

Il messaggio, che ci trasmette la riscoperta dell’interesse per i mobili e gli arredi gonfiabili, è un desiderio di leggerezza, per sfuggire alla realtà e dare spazio alla fantasia.

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