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L’Usb del Friuli Venezia Giulia ha proclamato lo stato di agitazione: i portuali di Trieste rifiutano di imbarcare le armi dirette in Ucraina.

Armi all’Ucraina: i portuali di Trieste dicono no

In una intervista alla trasmissione Ring di Telequattro il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha parlato dell’importanza strategica dei porti del nord-est nei rapporti con l’Ucraina. Rapporti attuali e rapporti futuri, questi ultimi nell’ottica della ricostruzione del Paese. Nell’intervista il Ministro ha fatto espressamente riferimento al porto di Trieste, porto che già negli ultimi mesi ha visto aumentare i traffici commerciali in transito e in partenza verso l’est.

armi

Unione Sindacale di Base Friuli Venezia Giulia

Il comunicato dell’Usb Friuli Venezia Giulia

Il 2 febbraio è arrivata un’informativa di movimentazione di mezzi militari di logistica e di mezzi offensivi (per la precisione obici) nel Porto di Monfalcone. La notizia ha messo in allarme i portuali e l’Usb del Friuli Venezia Giulia è scesa in campo a sostegno della loro protesta. Il sindacato ha diffuso il comunicato che riportiamo.

“I lavoratori portuali –  scrive l’Unione sindacale di base FVGnon accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi!

È di oggi un’informativa di movimentazione nel Porto di Monfalcone di mezzi militari di logistica ma anche di mezzi offensivi (obici) con ignota destinazione.

USB del Friuli Venezia Giulia ha immediatamente proclamato lo stato di agitazione nei Porti di Trieste e Monfalcone e chiesto immediati chiarimenti all’Autorità Portuale e ai Prefetti di Trieste e Gorizia.

La dichiarazione recente del ministro Urso che vorrebbe Trieste come porto al servizio dell’Ucraina trova USB perfettamente d’accordo. Ma su un’iniziativa organica che favorisca la ricostruzione di un paese martoriato dalla guerra.

Non per alimentare ancora morte e distruzione.

Per USB è necessario un tavolo permanente di trasparenza e monitoraggio promosso dall’Autorità Portuale di Sistema, per essere messi a conoscenza del materiale bellico di passaggio, delle destinazioni e della tipologia.

Il porto di Trieste è e deve essere un porto di pace, di unione tra popoli!

I portuali triestini non accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi. E noi come USB siamo pronti a dare copertura formale a tutti i portuali promuovendo uno sciopero permanente delle movimentazioni di materiale bellico”.

Contestualmente alla proclamazione dello stato di agitazione dei portuali, l’Usb FVG ha chiesto ai Prefetti di Trieste e Gorizia e all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale un incontro urgente. La lettera è qui procedura raffreddamento Porti Trieste e Monfalcone.

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