Articolo
Testo articolo principale

Nello scorso anno nelle Marche sono state presentate all’Inail 18.776 denunce per infortuni sul lavoro, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Il 39% delle denunce proveniva da donne.

Infortuni nelle Marche: i dati del 2022

L’incremento maggiore si è registrato sia nella gestione industria e servizi (+2.738) che in agricoltura (+63) che per conto dello stato (+669). Le attività economiche che registrano la maggiore crescita sono principalmente nel manifatturiero che passa da 2.381 denunce a 2.677. Più dettagliatamente: industria alimentare (da 169 a 194), pelletteria (da 104 a 115), materie plastiche (da 188 a 244), metalli (da 536 a604). Ma anche costruzioni (da 1.083 a 1.334), servizi alloggi e ristorazione (raddoppiano: da 711 a 1.664) e sanità-assistenza (da 952 a 1.616).

Cresce del 15% il numero dei lavoratori italiani infortunati.

La fascia d’età nella quale si registra il maggior numero degli infortuni è quella compresa da 45 a 69 anni (in totale: 7.157 denunce).

Nella provincia di Ascoli Piceno nello scorso anno gli infortuni sono passati da 2.071 a 2.379 (+12%).

Gli infortuni mortali nelle Marche crescono del 12% poiché si passa da 32 a 36 casi denunciati (il 16% riguarda le donne), di questi 33 nel solo settore industriale e dei servizi. Il 28% degli infortuni mortali denunciati riguarda lavoratori italiani, la fascia di età più colpita è quella tra 40 e 64 anni (21 decessi).

Nella provincia di Ascoli Piceno gli infortuni mortali restano invariati con 7 casi nel 2021 e 7 casi lo scorso anno.

Malattie professionali nelle Marche: i dati del 2022

Infine, le malattie professionali. Sempre nel periodo in esame si è registrata, dopo anni, una diminuzione sia a livello regionale sia della provincia Picena.

Infatti si passa da 6.069 (anno 2021) a 5.911 casi, i l50% sono di donne e il 70% di lavoratori italiani. Le malattie professionali più registrate sono tumori, malattie del sistema nervoso, otiti e malattie muscoloscheletriche. Nella provincia ascolana si è passati da 701 denunce a 675.

marche

Guido Bianchini

L’analisi di del presidente del Comitato Inail AP Guido Bianchini

“I dati confermano come dopo la riduzione dei casi nel periodo di pandemia gli infortuni sono tornati a crescere. Manca una cultura della sicurezza per ridurre queste tragedie. È vitale promuovere la prevenzione ma anche rispettare gli obblighi previsti dalle norme.

Le attività economiche si trovano di fronte a grandi cambiamenti organizzativi e di mercato del lavoro. Sono pertanto necessarie più attenzione, sensibilità, cooperazione tra tutti gli attori interessati alla sicurezza sul lavoro. Ed è opportuno fare massa critica con azioni mirate in materia di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori.

L’Inail da tempo sta facendo la sua parte attraverso i Bandi ISI per ammodernare l’apparato produttivo. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, alla fine di novembre, investimenti pari a 14 milioni di euro per la formazione. Forti investimenti sono in essere anche per progetti di nuove tecnologie al fine di ridurre il rischio sul lavoro e per ampliare la copertura delle prestazioni dell‘Istituto ai soggetti ad oggi esclusi (studenti, forze armate, di polizia)”.

Leggi anche Carcere duro, 41 bis e ‘fine pena mai’: appunti e spunti

TAG: , , , ,