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Il Coordinamento Terremotati Centro Italia ha inviato una lettera al capo di gabinetto del presidente Giorgia Meloni chiedendo un incontro. L’obiettivo è esporre riflessioni e proposte sulla legge delega che il Governo intende approvare in materia di ricostruzione. Riportiamo la lettera inviata, per conoscenza, anche al Ministro per la Protezione civile Musumeci e al Commissario straordinario per la Ricostruzione Castelli.

Ricostruzione: la lettera del Coordinamento Terremotati

“Gentile prof. Caputi,

ci siamo già incontrati con Lei – si legge nella lettera – in occasione della sostituzione del Commissario alla Ricostruzione post Terremoto, esternando le nostre preoccupazioni. Tali preoccupazioni per eventuali ritardi nel percorso lungo e complicato della ricostruzione le abbiamo poi affrontate col nuovo commissario, il senatore Castelli, che ha ritenuto cortesemente e opportunamente di convocarci e confrontarsi.

In occasione dell’incontro con lei abbiamo avuto, fra l’altro, la possibilità di esporre il nostro intento di sensibilizzazione sulla Legge delega sulla Ricostruzione. L’opportunità e l’esigenza di uno strumento unico e centrale per affrontare l’argomento rispetto a tutti i tipi di calamità, purtroppo frequenti in Italia, partiva proprio dalla nostra esperienza nell’affrontare le vicende della ricostruzione post terremoto 2016 e 2009. Il nostro Paese viene ripetutamente colpito da calamità di origine naturale come terremoti, alluvioni e frane. In occasione di tali eventi disastrosi, sempre più frequenti anche a causa dei cambiamenti climatici, si ricomincia ogni volta da capo. Accumulando norme e procedure diverse ogni volta che si avvia il processo di ricostruzione.

Le conseguenze sono molteplici: incertezza normativa, tempi di ricostruzione lunghi e mancanza di garanzia dei diritti per le persone colpite.

L’assenza di una governance chiara, col susseguirsi degli eventi calamitosi, ha confermato la tendenza alla sovrapproduzione normativa, rendendo confusa e complessa l’attuazione stessa delle norme. Recentemente la Corte dei Conti, rilevando anch’essa tale problematica, ha accolto favorevolmente la necessità di uno strumento normativo di riferimento che faciliti l’attuazione delle azioni necessarie alla ricostruzione. Senza tale strumento, ancora oggi, le comunità e quelle che saranno colpite da nuovi disastri, vivono nell’’incertezza in merito ai propri diritti e ai tempi di ricostruzione.

Chiediamo dunque a lei, come anche già richiesto al ministro Musumeci, un incontro per esporre le nostre opinioni e proposte in merito. Proposte che possano arrivare all’attenzione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.   

La campagna #Sicuriperdavvero portata avanti da una serie di soggetti e organizzazioni civiche formali, informali e del mondo accademico, comprende anche noi come Coordinamento dei Comitati dei Terremotati. Essa vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei soggetti politici il tema delle ricostruzioni ponendo fine a decenni di difformità delle norme e della loro attuazione. Occorre infatti affrontare il processo di ricostruzione materiale e socioeconomica delle comunità e dei territori colpiti in modo organico. Codificandone i principi importanti in modo da promuovere e tutelare realmente i diritti delle persone colpite.

Insieme a #Sicuriperdavvero il nostro coordinamento ha voglia di partecipare alle proposte da inserire nella  legge delega che il Governo intende adottare nel costruire il Codice delle Ricostruzioni. Tale codice potrà costituire il riferimento per disciplinare futuri processi di ripristino. E, nel contempo, assicurare la ripresa e lo sviluppo nei territori colpiti dalle calamità”.

Futuro Codice delle Ricostruzioni: le proposte del Coordinamento terremotati Centro Italia

“Pertanto – prosegue la lettera – secondo noi, sarebbe necessario adottare uno strumento legislativo che recepisca alcuni principi e criteri direttivi.  a) Definire una disciplina generale che preveda una governance organica ed efficace dei processi di ricostruzione post disastro.   b) Stabilire un quadro di norme valide per la fase transitoria tra la risposta all’emergenza e l’avvio della ricostruzione. c) Prevedere disposizioni specifiche e stabili per la ripresa del tessuto sociale ed economico dei territori.

Tali principi abbiamo esposto, noi che viviamo quotidianamente le conseguenze di un terremoto di vaste proporzioni, anche nel documento allegato su cui vorremmo avere un confronto con lei e il presidente Giorgia Meloni”.

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