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Apicoltura e cambiamenti climatici, i consorzi apistici delle Marche lanciano l’allarme per la produzione di miele d’acacia. Caldo anomalo, precipitazioni intermittenti e vento forte, fanno lavorare le api in condizioni di forte stress.

Apicoltura, a rischio la produzione di miele d’acacia

I consorzi apistici delle Marche lanciano l’allarme sulla produzione di miele di acacia made in Marche. I presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino Frederic Oliva; della provincia di Ancona, Sergio Cocciarini; della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti; delle provincie di Fermo e Ascoli Piceno, Giovanni Zucconi, esprimono grande preoccupazione. La situazione è simile in tutta la regione.

La produzione annuale di acacia è a rischio a causa del caldo anomalo di febbraio e marzo. Inoltre, a partire dal mese di aprile, in concomitanza con la prima fioritura di acacia, il freddo, le precipitazioni intermittenti e il vento forte stanno compromettendo il raccolto e le api stanno lavorando in forte stress. Le fioriture, in parte compromesse ma anche quelle in fase di crescita, sono a rischio e mettono in seria difficoltà il raccolto del miele di acacia, che rappresenta il top di gamma dei mieli. Le piante non riescono più a produrre il prezioso nettare che poi le api trasformano in miele. Gli apicoltori non solo ogni anno raccolgono sempre meno miele, ma devono far fronte a notevoli difficoltà e fare di tutto per cercare di far sopravvivere le proprie api. Il miele di acacia sta diventando come il tartufo che scarseggia sempre di più”. Il pensiero del consorzio.

Il Miele nelle Marche

Il miele di acacia è tra i mieli più pregiati prodotti dalle api marchigiane. Dal profumo floreale e fruttato con un sapore dolce e vanigliato lo rendono uno dei prodotti più amati e più consumati dagli appassionati di miele. Pioggia e freddo hanno danneggiato i fiori e quindi la raccolta di questo miele, che rappresenta circa il 25% della produzione annua con un apporto economico importante dato che è uno tra i prodotti più preziosi.

Oggi le Marche, con 72.356 alveari e 3.339 apicoltori, si classificano tra le prime regioni in Italia per l’apicoltura. Sono seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti. Negli ultimi 10 anni la produzione italiana di miele è aumentata del 30%; nelle Marche oggi si attesta intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele).

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