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OIPA e altre associazioni contro la realizzazione di un laboratorio di biosicurezza di livello 3 (Bsl3) a Pesaro. Chiedono che il progetto non preveda la costruzione di stabulari per detenere animali destinati alla sperimentazione. 

OIPA, no alla realizzazione di un Bsl3 a Pesaro

Grande opposizione dell’opinione pubblica in seguito all’acquisto di un terreno a Pesaro, da parte dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. In tale area dovrebbe essere realizzato un laboratorio di biosicurezza di livello 3 (Bsl3). E in questo laboratorio sono previste “sperimentazioni e manipolazioni, in vivo e in vitro, di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo in condizioni di massima sicurezza e di contenimento biologico”. Lo si legge nelle delibere della Giunta comunale del 3.08.22 e del Consiglio Comunale del 24.10.22. Con realizzazione di “stalle contumaciali per la stabulazione di grandi e piccoli animali in grado di garantire misure di bio-contenimento e bio-sicurezza nei confronti di agenti infettivi”.

Le associazioni animaliste e ambientaliste del territorio Enpa, Eze, Lav, Lupus in Fabula e Oipa da subito si sono mobilitate per contrastare l’apertura del laboratorio. Le stesse si sono unite alle proteste dei cittadini e di alcuni esponenti delle istituzioni locali. Contro la realizzazione della struttura si è tenuta anhe una manifestazione il 1 maggio scorso che ha visto la partecipazione di migliaia di persone arrivate a Pesaro da tutta Italia. Tutti hanno espresso dissenso e grande preoccupazione nei riguardi di un progetto le cui finalità non sono state ancora del tutto chiarite.

Le associazioni

Ribadiamo la nostra richiesta al direttore dell’Izs di garantire ufficialmente che il progetto non prevederà la costruzione di stabulari atti a detenere animali destinati a sperimentazione. E che verranno costruiti e autorizzati locali destinati esclusivamente per la sicurezza sanitaria“. Dichiarano le associazioni. “Auspichiamo che sia quanto prima organizzato un incontro con le istituzioni comunali. A fine di fare chiarezza su una situazione che sta allarmando i cittadini e gli enti di tutela animale e ambientale, e su cui abbiamo il diritto di avere una maggiore trasparenza. Ribadiamo, inoltre, la nostra disponibilità nel supportare laboratori che si occupino di ricerca human-based nel pieno interesse della salute pubblica e della tutela degli animali“.

 

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