Sotto il cappello “bonus elettrodomestici” rientrano diversi strumenti: incentivi statali, detrazioni legate alle ristrutturazioni, misure regionali e possibili click day per fondi limitati dedicati ai dispositivi ad alto risparmio energetico. L’obiettivo 2025–2026 è chiaro: accelerare il ricambio di elettrodomestici obsoleti, tra i principali responsabili dei consumi domestici.
Che cos’è il bonus elettrodomestici e a chi conviene davvero
La misura chiave resta l’incentivo indiretto tramite bonus ristrutturazioni (50%) e connesso bonus mobili ed elettrodomestici, valido per prodotti in classe energetica alta.
Non esiste, al momento, una piattaforma statale unica “bonus elettrodomestici” indipendente dai lavori in casa, ma alcune Regioni e bandi locali hanno già sperimentato contributi a sportello o click day negli anni precedenti.
Risparmiare sulla bolletta: l’elettrodomestico batte il contratto
Cambiare fornitore aiuta, ma cambiare classe energetica pesa di più. Un frigorifero in classe D può consumare oltre il 40% in più rispetto a un A, una lavatrice di vecchia generazione anche oltre il 35–50% in più. Il vero trucco non è comprare “elettrodomestici smart”, ma apparecchi efficienti, con motori inverter, sensori di carico e programmi eco reali, non solo nominali.
Le famiglie spesso cercano la potenza, quando dovrebbero guardare ai consumi annuali in kWh. È un dettaglio tecnico capace di cambiare le bollette per anni.
Dove controllare incentivi, bandi e aggiornamenti
I canali ufficiali da monitorare per bonus attivi e possibili click day 2025–2026:
- Agenzia delle Entrate – Bonus casa e detrazioni
- ENEA – Invio pratiche efficienza energetica
- Ministero delle Imprese e del Made in Italy
- Siti regionali (bandi locali variabili per territorio)









