La notizia ha scosso il dibattito politico e mediatico: Emma Bonino è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Santo Spirito di Roma. Il ricovero è avvenuto nella serata del 30 novembre 2025, dopo un improvviso malore; la diagnosi iniziale parla di insufficienza respiratoria.
Bonino — nata nel 1948 e oggi 77enne — resta vigile e stabile secondo quanto riferito dalla formazione politica di cui fa parte, con esami in corso nelle prime ore del 1° dicembre.
Una vita di battaglie: Emma Boni da Radicale a figura simbolo del diritto
Il nome di Emma Bonino è noto al grande pubblico da decenni. Attivista per i diritti civili, per le libertà individuali, promotrice di referendum sull’aborto e sul nucleare, rappresentante del radcalismo storico italiano — la sua voce si è levata molte volte con fermezza in favore della libertà, della giustizia sociale e dei diritti delle donne e delle minoranze.
Nel 2025 le era stata conferita la cittadinanza onoraria di Bra, sua città natale, in riconoscimento dell’impegno europeo e internazionale per i diritti umani e la democrazia.
Stato di salute e speranze: cosa sappiamo oggi
Secondo le informazioni ufficiali, lo stato di salute di Bonino è definito “stabile” e “sotto controllo”. La decisione di ricoverarla in terapia intensiva fa capire la gravità del malore, ma non si parla — al momento — di peggioramenti drastici. Alcuni media riferiscono che si attende un bollettino medico nelle ore successive, per chiarire meglio l’evoluzione clinica.
Il fatto che Emma Bonino già in passato — dopo la diagnosi di un microcitoma polmonare nel 2015 — abbia affrontato terapie importanti, rende la situazione più complessa. Tuttavia la reazione delle istituzioni, delle sue forze politiche e del vasto pubblico che la conosce come riferimento per i diritti appare unanime: solidarietà e speranza per una pronta ripresa.
Per molti un simbolo: della coerenza, dell’impegno, della presenza nelle battaglie civili. Questo ricovero la mette davanti a una sfida personale, ma la sua storia insegna che la battaglia — politica o personale — non la spaventa. La speranza è che possa superare anche questa prova con la stessa fermezza che ha caratterizzato la sua vita pubblica. In tanti — nella comunità politica e civile — stanno seguendo con attenzione ogni aggiornamento.









