Articolo
Testo articolo principale

Per oltre vent’anni il Roomba, il robot aspirapolvere prodotto dalla statunitense iRobot, è stato sinonimo di pulizia automatica nella casa moderna. Nato da un’idea del Massachusetts Institute of Technology (MIT), il dispositivo ha trasformato radicalmente il modo in cui milioni di persone affrontano la manutenzione quotidiana dei pavimenti, facendo della robotica domestica non una curiosità da appassionati ma un fenomeno di massa. Tuttavia, nel dicembre 2025 quella parabola di successo ha raggiunto un punto di svolta amaro: l’azienda produttrice di Roomba ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, avviando una procedura di ristrutturazione sotto Chapter 11 che culminerà nel passaggio di controllo a un gruppo cinese, segnando la fine di un’era. 

Dal MIT alla casa di milioni di famiglie, l’ascesa di iRobot e del Roomba

Fondata nel 1990 da tre ricercatori del MIT, iRobot iniziò come azienda orientata a sviluppare robot avanzati per applicazioni militari e di esplorazione, ma il suo impatto più profondo si sarebbe realizzato nelle case di tutto il mondo. Nel 2002 Roomba fu lanciato come il primo robot aspirapolvere di massa: un dispositivo autonomo capace di spostarsi tra gli ambienti domestici, evitare ostacoli e tornare alla base di ricarica senza intervento umano. Questo piccolo robot circolare divenne rapidamente un successo commerciale e culturale, vendendo decine di milioni di unità nel corso degli anni e facendo della parola “Roomba” un marchio quasi generico per il robot aspirapolvere. 

Nonostante l’innovazione iniziale e una presenza di mercato dominante, iRobot ha cominciato a incontrare difficoltà già a metà del decennio 2010, quando i concorrenti cinesi e asiatici come Roborock, Ecovacs e altri produttori hanno iniziato a proporre dispositivi con funzionalità più avanzate e a prezzi più aggressivi. Questi modelli includevano spesso combinazioni di aspirazione e lavaggio, sensori di navigazione più sofisticati e prestazioni complessive paragonabili o superiori ai prodotti iRobot, erodendo gradualmente la quota di mercato dell’azienda americana. 

Il fallimento: cause, acquisizione e futuro sotto controllo cinese

Il 14 dicembre 2025 iRobot ha ufficialmente presentato istanza di fallimento in base al Chapter 11 della legge fallimentare statunitense presso il tribunale del Delaware, dando avvio a una procedura che consente la ristrutturazione sotto supervisione giudiziaria. Secondo il piano concordato, il controllo dell’azienda passerà a Shenzhen Picea Robotics Co. Ltd, il principale fornitore e creditore cinese, insieme a Santrum Hong Kong Co., che godranno del controllo totale della società al termine della procedura, prevista per l’inizio del 2026. 

Il fallimento è stato il culmine di anni di difficoltà finanziarie: i ricavi sono diminuiti drasticamente, i costi aziendali sono aumentati a causa di dazi doganali elevati sugli impianti produttivi in Vietnam, e l’azienda ha faticato a trovare investitori esterni per rilanciare la crescita. Una delle fasi più delicate nella storia recente di iRobot era stata la mancata acquisizione da parte di Amazon per circa 1,7 miliardi di dollari, vista nel 2022 come un’opportunità di espansione strategica grazie alla tecnologia di mappatura domestica di Roomba. Tuttavia, anche quell’accordo era naufragato a causa di preoccupazioni regolatorie delle autorità antitrust sia negli Stati Uniti sia in Europa.

Il titolo azionario di iRobot ha reagito con un forte crollo nei giorni successivi alla comunicazione ufficiale del fallimento, con perdite superiori al 70 % nel pre-mercato di Wall Street, e le azioni verranno di fatto azzerate una volta completata la transazione con Picea Robotics. 

Il significato per il mercato dei robot domestici e per i consumatori

La parabola di Roomba non è soltanto la storia di un marchio: rappresenta un simbolo della prima grande ondata di robotica domestica, quella che ha portato intelligenza artificiale di base e automazione nelle nostre case. Tuttavia, l’impatto del fallimento mette in luce alcuni aspetti critici dell’industria tecnologica moderna: la competizione globale con produttori cinesi, la pressione sui margini di profitto dovuta ai prezzi più bassi e la difficoltà di innovare rapidamente in un mercato in rapida evoluzione.

Dal punto di vista dei consumatori, una delle principali preoccupazioni riguarda la continuità dei servizi Roomba, inclusi aggiornamenti software, funzionalità delle app e supporto tecnico. iRobot ha assicurato che, almeno durante la fase di ristrutturazione e passaggio di proprietà, questi servizi continueranno senza interruzioni, e che i prodotti esistenti rimarranno funzionali per gli utenti.

La storia di iRobot può essere vista anche come un monito a non dare per scontata la longevità di un marchio tecnologico, per quanto innovativo sia stato ai suoi inizi. In un settore dove le tecnologie emergenti, la supply chain globale e le dinamiche regolatorie giocano ruoli critici, la leadership di mercato può essere messa in discussione in pochi anni se non accompagnata da una capacità costante di evolversi e rispondere alle esigenze del consumatore. 

TAG: , , , , , , , , , , , , , ,