Articolo
Testo articolo principale

Gli Stati Uniti sono da sempre un Paese che si è preoccupato di rispettare il più possibile il “politically correct” (è proprio qui che è nata questa espressione). A volte, però, un tale scopo ha comportato degli atteggiamenti e delle decisioni a dir poco stravaganti. 

LE DIRETTIVE – È il caso delle direttive espresse in una lettera da parte del dipartimento per l’istruzione, che si è rivolto agli editori dei test utilizzati per mettere alla prova (più volte l’anno) gli studenti delle elementari. Tali direttive sono volte a negare l’uso di alcune parole ritenute sconvenienti perché possono urtare la sensibilità di qualcuno. Il problema è che gli U.S.A. sono tra i Paesi con la più grande varietà etnica e culturale al proprio interno, ragion per cui è quasi del tutto impossibile non pronunciare parole potenzialmente offensive. Ma il dipartimento non ha pensato di guardare alla concretezza delle sue direttive. Ecco quindi che ai bambini non devono essere proposti test contenenti la parola ‘dinosauro’ (i creazionisti potrebbero risentirsene), oppure ‘divorzio’ (c’è la possibilità che un figlio di divorziati abbia uno shock), oppure ‘compleanno’ (i Testimoni di Geova non lo festeggiano, quindi non è giusto ricordargli un tale vocabolo). E la lista è ancora lunga. C’è da chiedersi: come può un bambino ampliare il proprio lessico e la propria capacità di ragionamento su alcuni temi se essi gli vengono presentati come “vietati”?