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ASCOLI PICENO – Housing Sociale, il nuovo fenomeno per dare alloggi a prezzi accessibili alle giovani coppie è sbarcato recentemente anche ad Ascoli, e ha visto coinvolti il Comune e la Fondazione Carisap. In tal senso,  Luciano Agostini del Partito Democratico ha illustrato in conferenza stampa l’interrogazione parlamentare che presenterà al Ministero dell’Economia, circa alcuni dubbi riguardanti l’effettiva procedura che porterà al recupero di Palazzo Sgariglia, fabbricato che il comune ha inserito nel Fondo HS Italia Centrale. La Fondazione ha invece conferito nel suddetto fondo beni immobili per €6,5 milioni e €5,5 in denaro.

PROCEDURA E PREZZI, I DUBBI DI AGOSTINI  “La mia polemica spazia su due fronti – spiega Agostini – il primo riguarda le tante perplessità manifestate da architetti e ingegneri che hanno visto le loro proposte bocciate, senza un motivo plausibile. Sono stati rispettati i criteri di imparzialità e trasparenza? Il secondo fronte fa riferimento all’effettivo costo di questi 24 alloggi di 90 mq ciascuno. Infatti, nella delibera comunale n°139 del 31luglio 2012 – prosegue Agostini – si legge che per l’affitto mensile si debba spendere €520 mentre per l’acquisto l’importo ammonta a 2400€ al metro quadro. Dunque normali quotazioni di mercato e non prezzi per venire incontro ai cittadini più bisognosi. Preciso che i miei dubbi non sono di carattere amministrativo, bensì di carattere strettamente politico”.

L’ITER – Nel 2009 è sorta Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR (d’ora in poi CDPI sgr), posseduta al 70% da Cassa Depositi e Prestiti SPA (d’ora in poi CDP spa) e da ACRI e ABI per una quota del 15 % ciascuna, con la finalità di sostenere ed avviare fondi immobiliari in ambito locale che incrementino l’offerta abitativa secondo il modello dell’housing sociale. Nel 2010 CDPI sgr ha promosso ed istituito il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), gestito da essa CDPI sgr. Hanno sottoscritto quote del FIA: CDP spa (per circa un miliardo di euro), i principali gruppi bancari e assicurativi, casse di previdenza privata e il Ministero delle Infrastrutture. In tale quadro, il 25 febbraio 2011 ad iniziativa di Fondazione Pescarabruzzo, Fondazione Tercas, Fondazione Varrone di Rieti e Fondazione CARISAP è stato istituito il Fondo Housing Sociale (HS) Italia Centrale, della durata di anni 27. Tali Fondazioni hanno affidato la gestione del Fondo HS Italia Centrale ad una SGR del Gruppo Banca Finnat, della famiglia Nattino, denominata Investire Immobiliare sgr. Riguardo all’Italia centrale, ha deliberato di investire circa € 40 milioni nel Fondo HS Italia Centrale. Attualmente risulta che il Fondo FIA ha sottoscritto quote del Fondo HS Italia Centrale avendo per € 14,4 milioni, assumendo la classe di sottoscrittore il cui rendimento è privilegiato e garantito al 3% oltre al tasso di inflazione. Nel corso del 2011 nella carica di Presidente del Collegio Sindacale di CDPI sgr è stato nominato Vincenzo Marini Marini, che ricopre da anni il ruolo di Presidente della Fondazione CARISAP. Anche la Fondazione CARISAP è – come detto – tra i soggetti promotori e sottoscrittori del Fondo HS Italia Centrale, ma in una diversa classe di sottoscrittori, il cui rendimento non è né garantito né privilegiato.

CONFLITTO D’INTERESSE? – “Vincenzo Marini Marni è stato eletto presidente della Cassa Depositi e Prestiti nel 2011 – illustra Micaela Girardi, membro dell’Assemblea Regionale del Partito Democratico – ed essendo anche presidente della Fondazione Carisap, ci chiediamo se ci troviamo di fronte ad un conflitto d’interesse”.