ANCONA – Netta presa di posizione della Cia Copagri e Confagricoltura che sono fortemente preoccupate per la situazione che si sta verificando attorno alla vicenda Coalac-Coperlat. La preoccupazione nasce dal fatto che a fronte di proclami, manifestazioni e recriminazioni non ci si è preoccupati dei produttori agricoli che consegnano latte nello stabilimento di Ascoli Piceno.
La difficoltà che attraversa il settore, anche in considerazione della prossima conclusione del regime delle quote, impone di affrontare la situazione attivando ogni iniziativa utile per garantire prospettive di continuità e sostenibilità delle aziende dell’intera filiera. Va sottolineato come qualsiasi attività di trasformazione può realizzarsi laddove esista una produzione di base, che è anche garanzia di qualità per il consumatore.
Cia Copagri e Confagricoltura chiedono a enti, istituzioni e tutte le forze politiche che in questi giorni si occupano della vicenda di tenere presente le esigenze del settore agricolo produttivo sempre più spesso relegato ad un mero strumento. Cooperlat, per le due associazioni di categoria, è un patrimonio dell’intero sistema degli allevatori regionali e proprio la regione deve effettuare le proprie scelte per favorire la crescita dimensionale e qualitativa dell’intero sistema latte delle Marche.
Fondamentale il ruolo di un tavolo istituzionale dove siano chiamati a sedere tutte le parti al fine di individuare le condizioni che potranno garantire la giusta valorizzazione della funzione svolta dai produttori marchigiani; un tavolo istituzionale che dovrà prevedere la diretta partecipazione dei produttori per una valutazione obiettiva del piano industriale di Cooperlat. In merito all’annunciata visita del Sottosegretario Castiglione, considerato che ha la delega alle politiche agricole, Cia Copagri e Confagricoltura auspicano che possa ascoltare le esigenze di tutti gli allevatori.