Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Con la campagna elettorale iniziano anche le bagarre e ad aprire la questione sui manifesti elettorali c’è Miki Girardi. Ad Ascoli Piceno il candidato sindaco per la lista In Ascoli denuncia che 13 su 25 spazi elettorali non sono visibili perché addossati a piante o muri. La legge 212/1956, che determina la propaganda elettorale, sarebbe stata violata; “in particolare si segnala come il posizionamento degli spazi pubblici per l’affissione dei manifesti elettorali, disciplinato dalla legge richiamata all’art. 3 comma 3, sia stato realizzato in violazione della normativa, creando un gravissimo pregiudizio al corretto ed equo svolgimento della campagna informativa elettorale”, fa notare Miki Girardi.

In effetti, le diverse strutture in metallo predisposte alle affissioni sono state numerate sia nel lato strada che nel retro, “di fatto invisibile ai passanti ed inaccessibile ai disabili. – aggiunge la Girardi – Tutto ciò ad esclusivo e arbitrario vantaggio delle liste ricollegabili al sindaco uscente”. Immediata la segnalazione al sindaco e data la chiusura degli uffici comunali e della prefettura la lista In Ascoli ha provveduto a richiedere l’intervento della forza pubblica per visionare il fatto; gli agenti della Digos e della Polizia Municipale hanno ispezionato il caso ascolano.

Tempestivo il mea culpa degli uffici comunali che hanno garantito di rientrare nella piena legalità di fronte ai rappresentanti di tutte le liste e la dirigente Falciani. Concordate le modifiche, la lista del candidato sindaco Miki Girardi rinuncerà a chiedere i danni per l’oscuramento subito in questi primi giorni di campagna elettorale, ma solo dopo aver verificato l’esecuzione del provvedimento concordato.