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ASCOLI PICENO – Serpeggiava un nome in città da qualche giorno. “Ma che viene D’Alema ad Ascoli? “, quasi si trattasse di un totem. Un personaggio che da qualche tempo è uscito dal palcoscenico principale ma che volente o nolente è stato uno dei più importanti personaggi della scena politica italiana degli ultimi vent’anni. Tanta curiosità quindi attorno a Massimo D’Alema, che non ha deluso le attese intrattenendo, assieme ai candidati alle europee Manuela Bora e Roberto Gualtieri, la numerosa platea accorsa ad ascoltarlo alla Sala Docens. ” Il sentimento di incertezza che serpeggia in Italia è comune anche in altri paesi europei – spiega D’Alema – da noi dopo tanto tempo le generazioni future vivranno peggio di quelle a loro precedenti, anche le famiglie benestanti mettono soldi da parte e questo è termometro di una paura verso il futuro. Dobbiamo vincere queste difficoltà ed il Pd è l’unica risposta credibile, anche qui ad Ascoli dove il centrodestra governa da troppi anni bisogna cambiare, purtroppo non sono di questa città altrimenti voterei Giancarlo sicuramente. Anche per l’Italia questo attuale governo rappresenta l’unica speranza, ho opinioni diverse da Renzi ma in questo momento va sostenuto, anche in Europa se dopo l’impresario mandiamo il comico che credibilità potremmo avere ? Siamo ad un bivio, le cose ora nel nostro paese si sono rimesse in movimento e nella direzione giusta, solo con noi c’è una proposta politica credibile”.

A fare gli onori di casa c’era il candidato sindaco del Pd Giancarlo Luciani Castiglia : ” Felice di vedere una sala così gremita e ricca di entusiasmo, stiamo andando incontro agli ultimi giorni di campagna elettorale con una forza sempre crescente. Il tema dell’Europa è molto importante e non è dissociato dalla politica amministrativa che porteremo avanti nei prossimi cinque anni. Ad Ascoli manca una visione di città europea, negli ultimi quindici anni non sono state intercettate nessuna delle opportunità offerte, il nostro obiettivo è quello di invertire con forza questa tendenza creando un team di europrogettisti per sfruttare al meglio gli ingenti fondi che nei prossimo anni saranno stanziati. Altre città crescono mentre Ascoli rimane ferma, non a casa siamo settantatreesimi nella classifica dei capoluoghi smart, non possiamo più permetterci di rimane indietro ed ora finalmente i cittadini hanno l’opportunità di cambiare”.