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ASCOLI PICENO – Sono 990 i voti alla Candidata Sindaco Micaela Girardi e 790 quelli alla lista inAscoli. Numeri di rinascita per una costruttiva opposizione in città, per la candidata che, fuori dal Consiglio comunale, continuerà a seguire i lavori della nuova Amministrazione.

“Saggia scelta quella degli elettori ascolani; – commenta la Girardi – hanno compreso che c’era tra i candidati a sindaco chi avrebbe fatto assai peggio di Castelli: Castiglia, il candidato della coalizione di centro-sinistra del Partito Democratico di Ascoli e dintorni. Un Pd dichiaratamente riunito nelle sue due anime (rappresentate dai consiglieri eletti), che sull’urbanistica, senza critiche alle scelte del riconfermato sindaco, ha proposto di suo autentici scempi economico-urbanistico-ambientali come il tunnel di Monticelli per esempio“.

Alla luce del risultato elettorale sono 10.000 gli ascolani che hanno votato il Partito Democratico di Renzi alle Europee, mentre sono stati 4.000 gli elettori del Partito Democratico alle Comunali. “Oggi alcuni comprimari e compartecipi di questa disfatta vogliono sfilarsi dalle proprie responsabilità, indicando nell’altra metà la causa di tutti i mali. Il riferimento è a vecchi e giovani professionisti della politica, senza altra idealità se non quello della propria continuazione di specie e della conservazione del potere. – commenta Micaela Girardi – Mi era stato proposto di rientrare nel Pd con in cambio una candidatura a consigliere comunale. Ho preferito, di tutta risposta, correre il rischio di presentarmi alle elezioni da sola, con candidati e sostenitori”.

In un mese di campagna elettorale abbiamo preso più voti delle tre liste a sostegno del Pd ascolano e di altre liste con storia politica alle spalle; personalmente ho ottenuto più preferenze di molti politici di lungo corso. – commenta – Da qui, dunque, per la lista inAscoli parte un cammino ancor più determinato, per perseguire con forza ed entusiasmo il bene della città”.