Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, cresce il rischio di contrarre l’influenza stagionale. Si tratta di una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali (tipi A e B), che cambiano leggermente di anno in anno. Queste mutazioni spiegano perché anche chi si è ammalato o vaccinato in passato può comunque ammalarsi di nuovo.
Cos’è l’influenza stagionale e perché torna ogni anno?
L’influenza stagionale si diffonde principalmente attraverso goccioline respiratorie, tosse e starnuti, ma anche toccando superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi, è una malattia autolimitante, cioè guarisce spontaneamente in pochi giorni. Tuttavia, può diventare più seria in persone anziane, bambini o soggetti con patologie croniche.
I sintomi più comuni dell’influenza stagionale
Febbre e dolori muscolari
Il segnale più tipico è la febbre alta, che può superare i 38°C, accompagnata da brividi, mal di testa e dolori articolari. La sensazione di spossatezza è intensa e spesso costringe a letto per 3-5 giorni.
Mal di gola, tosse e congestione
Oltre ai dolori diffusi, si manifestano tosse secca, naso chiuso e gola irritata. Questi sintomi respiratori sono spesso confusi con un semplice raffreddore, ma nell’influenza stagionale arrivano in modo più improvviso e intenso.
Altri sintomi meno comuni
Possono comparire nausea, perdita dell’appetito, sudorazione eccessiva e disturbi gastrointestinali, soprattutto nei bambini.
È importante distinguere l’influenza stagionale dai virus parainfluenzali o da altre infezioni respiratorie: queste ultime tendono a essere più lievi e con febbre più bassa.
Farmaci e rimedi per affrontare l’influenza
Quando si tratta di influenza virale, la cura più efficace è riposo, idratazione e pazienza. Non esistono farmaci che eliminano il virus, ma è possibile alleviare i sintomi.
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Antipiretici e analgesici, come paracetamolo o ibuprofene, riducono febbre e dolori.
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Spray nasali o aerosol aiutano a liberare le vie respiratorie.
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Vitamina C, miele e tisane calde possono contribuire al benessere generale.
È sconsigliato l’uso di antibiotici, perché non agiscono sui virus ma solo sui batteri. Un uso scorretto può indebolire il sistema immunitario e favorire resistenze batteriche.
In caso di sintomi persistenti o aggravamento (febbre oltre 39°C per più giorni, difficoltà respiratorie, dolori toracici), è sempre opportuno consultare il medico.
Prevenzione e pandemia influenzale: cosa abbiamo imparato
L’esperienza recente con la pandemia influenzale e altre emergenze sanitarie ha insegnato quanto la prevenzione sia fondamentale. Il vaccino antinfluenzale, rinnovato ogni anno per adattarsi ai nuovi ceppi virali, rimane la forma di protezione più efficace, soprattutto per soggetti fragili. Anche gesti semplici, come lavarsi spesso le mani, coprirsi bocca e naso quando si tossisce, aerare gli ambienti, riducono drasticamente il rischio di contagio.
L’influenza stagionale non va sottovalutata: oltre ai fastidi immediati, può aprire la strada a complicazioni come bronchiti o polmoniti, specie nei soggetti più vulnerabili. Capire e riconoscere i sintomi dell’influenza stagionale aiuta ad affrontarla con consapevolezza. Riposo, idratazione, corretta gestione dei sintomi e prevenzione restano gli strumenti migliori per superarla senza rischi e tornare presto in forma.









